società

Libri protagonisti al Castello di Postignano

 

Il 14 settembre verranno presentati i volumi 'Sirene. Il mistero del canto' e 'L’Italia dei miracoli. Storie di santi, magia e misteri'

 

Nell'ambito della 12a edizione della manifestazione culturale "Un Castello all'Orizzonte" che si svolge a Castello di Postignano (PG), sabato 14 settembre 2024, ore 18, nella Chiesa della SS. Annunziata, per la sezione "incontro con gli autori" si terranno due presentazioni di libri con Elisabetta Moro "Sirene. Il mistero del canto" Marsilio Editori, 2023 e con Marino Niola “L’Italia dei miracoli. Storie di santi, magia e misteri" Raffaello Cortina Editore, 2024. Al termine dell'incontro, gli autori saranno a disposizione per firmare i libri che si potranno acquistare in loco. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti; è consigliata la prenotazione all'email eventi@castellodipostignano.it  o info@patriziacavalletticomunicazione.it

L’Italia dei miracoli

"San Gennaro è il vero Dio di Napoli" ha scritto Alexandre Dumas. Senza esagerare. Perché l'antico martire è il signore assoluto della devozione partenopea e la sua funambolica liquefazione del sangue è il miracolo più famoso del mondo. I cicli di devozione popolare, però, sono infiniti. C'è San Rocco, "il divino infettivologo"; la manna di San Nicola, che fa di Bari uno dei grandi centri della medicina soprannaturale; Santa Rosalia, il lato femminile della devozione, quello della vicinanza, della confidenza, dell'indulgenza; il Salento fra il morso della tarantola e il rimorso di Medea in fuga verso Leuca; Padre Pio, il santo più pregato, idolatrato e sovraesposto del Novecento, "un autentico uomo della provvidenza populista, che ha sempre parlato alla pancia del Paese". E poi i riti meno noti: quello dei serpenti di Cocullo, sull'Appennino abruzzese; quello del re del bosco praticato da tempi immemorabili sulle sponde del lago di Nemi; quello delle dee acquatiche della Valtiberina... Con grande efficacia evocativa, l'autore ripercorre queste storie che hanno resistito nei secoli fino a noi, cogliendo nel profondo la forza di miti e riti che da sempre investono anche il potere e l'ordine sociale.

 Marino Niola è un antropologo della contemporaneità. Insegna Antropologia dei simboli, Miti e riti della gastronomia contemporanea all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. All'Università di Trieste, nel 1999, è stato tra i fondatori del primo Corso di Laurea italiano in Scienze e Tecniche dell'Interculturalità. È co-direttore del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea e del MedEatResearch (Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea), presso il Suor Orsola Benicasa.

È editorialista del quotidiano La Repubblica. Sul settimanale "Il Venerdì" cura la rubrica "Miti d'oggi". Collabora con il settimanale francese Le Nouvel Observateur. Tra i suoi libri: "Homo dieteticus", "Hashtag. Cronache da un mondo connesso", "Miti d'oggi", "Diventare don Giovanni", "Baciarsi" (scritto con E. Moro) e "Il Presepe" (scritto con E. Moro) 

Sirene. il mistero del canto

Cantano, suonano, incantano, piangono, ammutoliscono. Le sirene, figlie del mito e guardiane del mistero, sono predestinate a svolgere un ruolo emblematico nella storia dell'umanità. Presidiano la soglia tra luce e ombra, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il loro corpo ibrido è come un geroglifico che tiene insieme l'umano e l'animale in una endiadi di perturbante bellezza. Come se, nel momento stesso in cui la mente umana ha inventato queste creature, avesse lanciato una sfida poetica e conoscitiva a quel principio della «contradizion che nol consente», per dirla con Dante. Perché di contraddizione si tratta. Di una unione tra due nature, umana e animale, e proprio per questo l'esito è un essere fantastico destinato a impressionare nel profondo il nostro immaginario. Al punto che da oltre tremila anni le incantatrici interrogano la testa e il cuore dell'Occidente. Omero le ha trasformate in un mito immortale raccontando il loro incontro fatale con Ulisse. Ovidio ne ha descritto la metamorfosi originaria. Friedrich de la Motte Fouqué ha ammantato di inquietudine le loro vicende terrene. Hans Christian Andersen ha portato il lettore dalla loro parte fino all'immedesimazione. Gérard de Nerval e Matilde Serao hanno celebrato le glorie di una delle sirene omeriche, Partenope, la mitica fondatrice di Napoli. Franz Kafka le immagina come mute e dispettose eroine antiborghesi. James Joyce le innesta come ultime vibranti epicuree nel flusso di coscienza dell'Occidente. Ingeborg Bachmann invoca la loro furia distruttiva per vendicarsi di chi le ha spezzato il cuor.

Elisabetta Moro è Professore Ordinario di Antropologia Culturale presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dove insegna anche “Tradizioni alimentari del Mediterraneo” e “Culture e identità”. È Co-Direttrice del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea e del MedEatResearch (Centro di ricerche sociali sulla Dieta Mediterranea) del suo Ateneo. Ha collaborato con Stanley Tucci al programma CNN «Searching for Italy» (Emmy Award 2021). Collabora con i principali quotidiani, canali televisivi e radiofonici italiani e svizzeri. Grazie a lei la scoperta della dieta mediterranea è diventata un topic mediatico di rilievo. È componente dell'Assemblea della Commissione Italiana Unesco. Tra i suoi libri: “I segreti della dieta mediterranea”, “Andare per i luoghi della dieta mediterranea”, “Baciarsi” (scritti con M. Niola), “Sirene. La seduzione dall'antichità ad oggi” e “Il Presepe” (scritto con M. Niola).



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