politica

'Alighieri, la toppa peggio del buco'

 

I consiglieri di opposizione tuonano contro l'Amministrazione Sisti in vista dell'inizio dell'anno scolastico: 'Condanna gli studenti a un viaggio della speranza quotidiano'

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri di opposizione Alessandro Cretoni, Alessandra Dottarelli, Sergio Grifoni, Paolo Imbriani e Gianmarco Profili riguardante l’installazione dei moduli in via dei Tessili riservati agli studenti della scuola “Alighieri”.

“Dopo le note vicende dello scorso anno, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, i genitori degli alunni della scuola media Dante Alighieri apprendono che il Comune ha richiesto l'attivazione di un servizio di trasporto pubblico con partenza dalla fermata della scuola Pianciani per via dei Tessili, sede dei nuovi moduli scolastici nell'area della Protezione Civile.
Sì, cari genitori, anche noi riteniamo che la soluzione logistica prospettata sia tragicamente imbarazzante, lontana dalle linee del TPL, ed  è assurdo pensare che i nostri figli intendono usufruire del servizio di trasporto pubblico messo a disposizione debbano prima recarsi a Passo Parenzi per poi prendere la navetta messa a disposizione dall'ente per raggiungere Santo Chiodo, affrontando così un quotidiano viaggio della speranza. Com'è d'obbligo fare, invitiamo l'amministrazione Sisti a prevedere soluzioni alternative.

Ma i problemi non finiscono qui: risulta infatti ancora più assurdo che gli alunni dell'ex scuola media Dante Alighieri debbano frequentare lezioni nei moduli scolastici che, come emerge dalla risposta resa dall'assessore Albertella a specifica interrogazione, evidenziano l'inquietante superficialità con cui questa amministrazione sta gestendo una questione di primaria importanza come la sicurezza ed il benessere dei nostri ragazzi.

Questa superficialità si manifesta nella mancanza di dettagli fondamentali relativi agli adempimenti obbligatori per legge, che non sembrano essere stati eseguiti. Non risulta, infatti, che siano state fatte valutazioni relative alle nuove disposizioni in ambito di edilizia pubblica derivanti dal COVID-19; inoltre, dato che la scuola sarà posizionata in un'area industriale, non risulta che sia stata effettuata una valutazione previsionale del clima acustico e non è chiaro se l'area della scuola rispetti attualmente i requisiti di rumorosità, considerando che la zonizzazione è obsoleta.

Infine, dalla risposta, non risulta se l'area sportiva rispetti le dimensioni e le dotazioni necessarie per le attività sportive scolastiche in sicurezza. Oltretutto ci sembra assurdo, che dopo circa un mese nel cantiere non si sia visto un operaio e soltanto in questi giorni, dove è già presente corpo docente e non, ci siano contemporaneamente gli operai che stanno sistemando l'esterno dell’area. Ci auguriamo che finiscano prima dell'inizio della scuola previsto per la prossima settimana. Queste sono solo le problematiche più evidenti, che già basterebbero a rimettere in discussione l'intero progetto, non solo nella sua valenza politica, ma anche nella sua validità tecnica.

Si auspica che una politica regionale seria, alla quale ci riferiamo in richiesta di un supporto fattivo, possa risolvere l'annoso problema che si presenta e che ormai risulta ovvio e palese non possa essere risolto da un'amministrazione locale incapace, superficiale e lontana anni luce dalle reali necessità di ragazzi e famiglie”.



I commenti dei nostri lettori

Francesco

1 mese fa

Ci preoccupiamo del "clima acustico" dei moduli quando abbiamo scuole su strade trafficate come la "Manzoni" e addirittura la stessa scuola media di Baiano che sta per essere ricostruita tra la Tre Valli, la ferrovia e la ex-statale 418. Mi sembrano un po' fiacche, forse doverose, le critiche all'amministrazione da parte dei politici della opposizione. Forse è il caso di essere più concreti e più incisivi come lo era, in effetti, il sindaco Cardarelli che aveva prospettato per la Dante, in via provvisoria, il convitto Enpas a piazza Campello. Inascoltato da tutti, e forse l'unico che aveva prospettato una sia pur discutibile soluzione a San Paolo, poi stoppata da De Augustinis per una fantomatica ricostruzione, ci ritroviamo a otto anni dal sisma con i moduli nella zona industriale. Anni fa scrissi che neppure nel 2026 la Dante avrebbe fatto ritorno in via Bonilli. Oggi dico neppure nel 2036 a venti anni dal terremoto!

nano

1 mese fa

...consiglieri di opposizione imbarazzanti, articolo pieno di BUGIE. ma come fate ad andare in giro per la città....Vergognatevi.

Voce di frontiera

1 mese fa

Ma come si può pensare che una amministrazione regionale, ritenuta da altri parimenti incapace, superficiale e lontana anni luce dalle reali necessità di Spoleto (vedi ospedale), possa supportare questa ammirazione locale?

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