politica

'Sellano investe, Spoleto spende'

 

I consiglieri Dottarelli e Profili contestano al Comune la realizzazione di un teatro a Monteluco sfruttando le risorse del Pnrr: impietoso, a loro dire, il confronto con il Ponte Tibetano che sta rilanciando il turismo in Valnerina

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri di Alleanza Civica Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili sull’utilizzo, da parte del Comune, dei fondi Pnrr

"Qual è la differenza tra investire i soldi pubblici e semplicemente spenderli? Per esempio, prendiamo i fondi complementari Sisma 2016, cioè quelli legati al Pnrr e assegnati ai Comuni colpiti dal terremoto: con queste risorse Sellano ha realizzato il Ponte Tibetano più alto d’Europa, Spoleto un teatrino da 99 posti. Il Ponte Tibetano solo nei primi quattro mesi di apertura ha portato circa 60.000 nuovi turisti, un numero rilevante di presenze che non può che generare effetti positivi per Sellano. Diversi sono i privati che cominciano ad affacciarsi, proponendo di realizzare quei servizi necessari per una buona offerta turistica. L’intervento si è dunque dimostrato fondamentale per la vivacità che ha impresso alla comunità e la rivitalizzazione del borgo, che attraverso questa opera sta vivendo una vera e propria rinascita. Investendo nel Ponte Tibetano, Sellano ha colto in pieno lo spirito e l’obiettivo dei fondi sisma,” destinati al rilancio economico e sociale del territorio”.

Questa è la differenza tra investire soldi, rispetto a spendere i soldi... e noi? Noi con le stesse risorse abbiamo preferito rigenerare le piazze di alcune frazioni e costruire a Monteluco un teatro da 99 posti. Certo, si tratta di interventi importanti per il nostro territorio, come la bonifica dell’area del Tiro a segno di Monteluco che versava in uno stato di profondo abbandono, ma a parte la piazza di Azzano, tutti gli altri interventi sono ancora in itinere, mentre il Ponte Tibetano nello stesso arco di tempo è stato progettato, realizzato ed è già in funzione. 

E il paragone più evidente è proprio con il teatro di Monteluco che non può competere con l’opera di Sellano.  Infatti, quando verrà inaugurato, ci ritroveremo un teatrino all’aperto da 99 posti che sarà carino per qualche piccola rappresentazione locale, ma che di certo non potrà mai generare un volano economico significativo per Spoleto. Solo la creazione di un’opera economicamente produttiva genera introiti per il comune che poi potranno essere spesi nel tempo nel territorio per opere di rigenerazione pura.

A differenza di Sellano, probabilmente Spoleto ha solo speso le preziose risorse che le sono state assegnate e non ha centrato l’obiettivo dei fondi complementari sisma, che invece intendono “far emergere e rafforzare le potenzialità economiche del territorio” e generare “un significativo incremento occupazionale”.

In attesa che gli interventi programmati dall’Amministrazione Sisti vedano tutti il loro completamento, capiremo presto quali benefici economici, sociali e di rilancio porteranno alla città,  o se, come pensiamo noi,  questi soldi vengono spesi solo per opere di manutenzione straordinaria,  sicuramente necessarie, ma che non fungeranno da volano per la creazione di introiti futuri, capaci di contribuire alla cura di tutto il territorio comunale e soprattutto in grado di creare un circolo virtuoso per la nostra economia".



I commenti dei nostri lettori

Diogene

4 mesi fa

Per : Fantasticherie di un cittadino in mancanza di fatti concreti. Il mio commento , chiaramente , era una provocazione. Concordo con il resto del Suo scritto; " incrementare l'afflusso dei turisti nella città " ma soprattutto migliorare alcuni servizi per avere un turismo di più alto livello che abbia il piacere di soggiornare (non transitare) a Spoleto.

Fabien

4 mesi fa

@ smith. Si legga il programma dell'amministrazione e aspettiamo il proseguo dei lavori. Dagli oppositori i soliti paragoni del kaiser

luc

4 mesi fa

la lungimiranza premia prima o poi ....

Fantasticherie di un cittadino in mancanza di fatti concreti..

4 mesi fa

Accantonando per il momento la costruzione di una funivia o di una seggiovia che dal Giro della Rocca porterebbe a Monteluco, (perché secondo alcuni esperti ecologisti cittadini deturperebbe il territorio), non è detto che se al suo posto si costruisse un "ponte tibetano", tra una torre della rocca e la strada che conduce alla montagna, flotte di turisti si riverserebbero anche su Spoleto. Si perché in questo caso il ponte supererebbe, sia per altezza che per lunghezza, quello di Sellano, con un panorama assai diverso e molto più suggestivo. Forza Consiglieri, fate vostra questa idea e proponetela! Non lasciatevi sfuggire questa ghiotta occasione per dimostrare ai cittadini che, per lo meno, avete un po' di fantasia che vi fa riuscire a proporre qualcosa. Se lo farete il Sindaco molto probabilmente si troverà in imbarazzo e, per rimediare alla sua mancanza di idee proficue di cui voi lo accusate, chissà quale progetto futuristico tirerà fuori dal suo cilindro per incrementare l'afflusso dei turisti nella città. E se questo accadrà, parte del merito sarà vostro.

Diogene

4 mesi fa

Per : Dottarelli e Profili alle prossime amministrative ( se vincete ) per "generare un volano economico " realizzate una teleferica per Monteluco !!!

Spoleto69

4 mesi fa

Certi il teatri fatto a monteluco non è il ponte Tibetano di Sellano però è stata riqualificare una zona abbandonata da anni è stato sistemato il campo polivalente all'inizio di Monteluco,stanno sistemando tavoli,panchine e altro forse non porterà i turisti di Sellano ma voi che chiacchierate nelle due legislature precedenti cosa avete fatto NIENTE non siete stati capaci nemmeno di tappare una buca nelle strade, cosa volete criticare chi fa qualcosa di utile pet la Comunità abbiate un po'di buonsenso e fate una culpa

Signor Smith

4 mesi fa

Le perplessità dei consiglieri Dottarelli e Profili dovrebbero essere quelle di tutti gli spoletini, e dovrebbero essere gli stessi spoletini a darsi una risposta in sede di elezioni amministrative. La città non brilla per capacità di visione e di progettualità e, le rare volte che qualcosa si profila all'orizzonte, la realizzazione è assai deludente rispetto alle premesse... vedi il "bosco" di piazza Garibaldi. Ma non solo, oltre alla mancanza di "visione" prospettica... c'è una miopia anche nel presente, nel saper riconoscere le occasioni che si presentano: quando un'istituzione culturale cittadina propose di prendere in gestione un pianoforte abbandonato da anni, per restaurarlo a proprie spese e restituirlo all'uso cui era dedicato, il comune ha tergiversato per anni, finendo poi per declinare l'offerta e orientarsi su una raccolta fondi tramite l'Art Bonus governativo. Importo raccolto dopo oltre due anni? Zero.

Nano

4 mesi fa

..trasferitevi a Sellano..🤣🤣🤣 Siete ridicoli.

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