società

Il museo delle miniere diventa un cinema

 

Morgnano ospiterà una rassegna cinematografica che prevede tre film d’autore incentrati sul tema del lavoro

 

A partire da giovedì 25 luglio, il Museo delle Miniere di Morgnano ospita una rassegna di tre film d’autore incentrati sul tema del lavoro. Il ciclo di proiezioni nasce da una collaborazione inedita tra i Musei Civici di Spoleto, il Cinéma Sala Pegasus e l’associazione Amici delle Miniere, che hanno immaginato di ambientare le proiezioni all’aperto, nel giardino del Museo, un luogo che si presta particolarmente bene ad accogliere iniziative di questo tipo, soprattutto nel periodo estivo.

La scelta di dedicare la rassegna al tema del lavoro nasce dalla storia di Morgnano e delle miniere che per circa ottant’anni, dal 1881 fino al 1960, hanno influenzato profondamente le vicende economiche e sociali del territorio. Nonostante la prospettiva degli autori dei film sia più vicina ai giorni nostri, alcune delle istanze e delle riflessioni attorno al lavoro e alle sue problematiche trovano corrispondenze tra i diversi periodi storici, raccontando il lavoro e la vita degli operai in tre epoche diverse: le lotte degli anni Sessanta, le privatizzazioni degli anni Ottanta, la crisi economica degli anni Duemila. I film selezionati, pur nella loro diversità, condividono un tema comune: le storie di individui le cui vite private sono profondamente influenzate dalle scelte legate al lavoro, evidenziando la disumanizzazione delle dinamiche produttive e la costante difficoltà di conciliare dignità personale e sopravvivenza economica.

Il programma, completamente gratuito, si svolgerà nell’arco di tre serate, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Partenza giovedì 25 luglio alle 21.30 con La classe operaia va in paradiso (1971), capolavoro di Elio Petri con l’intensa interpretazione di Gian Maria Volonté; giovedì 1° agosto alle 21.30 sarà la volta di Due giorni, una notte (2014), dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, presentato alla 67a edizione del Festival di Cannes, con la partecipazione dell’attrice Marion Cotillard, già premio Oscar nel 2008; infine, martedì 6 agosto alle 21.30 sarà proiettato Paul, Mick e gli altri (2001) di Ken Loach, autore da sempre legato al mondo del lavoro e alle sue battaglie.

Il ciclo di film rientra tra le iniziative di “Accade d’estate a Spoleto”, il programma di concerti, spettacoli, proiezioni e incontri che animerà l’estate spoletina, toccando il centro storico così come le periferie. L’accesso alle proiezioni è gratuito fino a esaurimento posti. Per info e prenotazioni è possibile chiamare il 349.7566408 o scrivere all’email segreteriamiciminiere@gmail.com

Programma completo:

 

Giovedì 25 luglio, ore 21.30

La classe operaia va in paradiso (Elio Petri, 1971. Durata 115’)

L'operaio Lulù Massa, 31 anni, nella fabbrica è il cottimista su cui tutti debbono basare i tempi di produzione. Per il suo stakanovismo è osteggiato dai compagni di lavoro e amato dai dirigenti. Fino a quando non perde un dito nella macchina a cui è addetto e il suo modo di guardare al mondo della produzione muta radicalmente, al punto di diventare un simbolo delle lotte operaie.

 

Giovedì 1° agosto, ore 21.30

Due giorni, una notte (Jean-Pierre e Luc Dardenne, 2014. Durata 95’)

Sandra, rimasta lontano dal lavoro a causa di una depressione, al proprio ritorno scopre che ai suoi colleghi è stato offerto un bonus in cambio del suo posto in azienda. In un solo fine settimana deve cercare di far cambiare idea a sedici persone, dando così il via ad una serie di incontri imbarazzanti, umilianti e spesso senza via d'uscita.

 

Martedì 6 agosto, ore 21.30

Paul, Mick e gli altri (Ken Loach, 2001. Durata 96’)

Una squadra di ferrovieri di Sheffield accetta un'indennità speciale per "lavoratori dismessi" quando la British Rail viene privatizzata. Tutti loro tentano la sorte prestando servizio occasionale attraverso un'agenzia. Dopo un primo momento di ottimismo si rendono conto che la realtà è più dura del previsto e costringe a scelte dure. Tutti loro sono convinti che l'amicizia maturata in anni di lavoro comune sopravviverà e cercano di resistere, ma poi ognuno farà scelte diverse a seconda della propria situazione familiare. Un incidente lungo i binari farà loro comprendere che la necessità di non perdere il lavoro li può costringere anche a mettere a rischio la vita di un amico.



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