cronaca

Deceduta la Principessa Pignatelli

 

Doris Mayer fu intima amica e consigliera del Maestro Gian Carlo Menotti, da sempre promulgatrice e mecenate del Festival dei Due Mondi

 

Ci ha lasciato la Principessa Doris Mayer Pignatelli Della Leonessa di Monteroduni, la Principessa  del popolo e degli ultimi. Persona umile, semplice, generosa, magnanima, buona e dolce, di immensa classe e innata raffinatezza. Sempre un sorriso ed una parola di cortesia e dolcezza per tutti, sempre pronta ad aiutare chi ne avesse bisogno, sia moralmente che economicamente. Nobildonna non solo nell'araldica ma soprattutto nel cuore e nel suo animo.

Icona di stile e di eleganza ,soprannominata la Regina dei salotti sia nazionali che internazionali. Tant'è che fu lei a far nascere la Dolce Vita: il regista Federico Fellini scrisse il famoso film dedicandolo alla Principessa Doris, dove la volle ad interpretare se stessa nel film nel palazzo Pignatelli a Roma in cui avrebbe ospitato in un grande party i protagonisti Anita Ekberg e Marcello Mastroianni e tutto il cast dove poi successivamente ci fu l'iconico bagno nella Fontana di Trevi della protagonista. Molto curioso l'aneddoto che la stessa spesso raccontava inerente alla telefonata di Federico Fellini che esordì chiamando palazzo Pignatelli e rispose una collaboratrice della Princepessa alla quale chiese di poterci parlare

Federico Fellini: “Pronto sono Federico Fellini”

La Principessa: “Federico chi?”

F.F: il Regista

Prin: Mi dica!!

F.F: Ho scritto un film dedicato a Lei che rappresenta La Dolce Vita  e vorrei che partecipasse alle riprese.

Prin: E che cosa dovrei fare?

F.F: Interpretare se stessa La Principessa Pignatelli 

Prin: Allora è facile!!!  Lo faccio tutti i giorni.

Con questo racconto Doris, oltre a catturare l'attenzione dei suoi amici, gli strappava un allegro sorriso. Fu la prima donna che insieme a Maria Pia Fanfani riusci a portare gli aiuti umanitari in Afghanistan e poi successivamente nel Kossovo per la Croce rossa internazionale ,quando nessuno ancora riusciva ad andare .

Amica dei potenti del mondo spesso ospite di Re e Regina nelle monarchie di tutta Europa e dell'Africa, dei Presidenti degli Stati uniti Bush (padre) e Reagan. Unica Donna che faceva parte del prestigioso "Club dei 18" di Cortina voluta da Gianni Agnelli. Amica intima, consigliera del Maestro Giancarlo Menotti, da sempre promulgatrice e mecenate del Festival dei 2Mondi, da qui il grande amore per la città di Spoleto ed il suo successivo trasferirsi alla Vallocchia dove nel periodo festivaliero giungevano Ministri, ambasciatori, vip, jet set e nobiltà internazionale. Successivamente fu presa da esempio e, molti personaggi illustri dell’arte, della cultura e dello spettacolo ne copiarono la scelta.

Curioso e stravagante il racconto della Principessa di quando nel giorno delle sue nozze con il Principe Pignatelli, usciti dalla chiesa si tolse un preziosissimo anello di diamanti non essendo lei amante dei gioielli e lo legò con un nastrino sulla coda di un gatto, pronunciando testuali parole: “Vai, corri e porta la fortuna a chi non ne ha” sotto gli occhi sgomenti della suocera. che le aveva donato il prestigioso gioiello di famiglia per le nozze e di tutti gli ospiti presenti che accolsero con in applauso tale gesto di generosità.

Doris contribuí con il suo incisivo intervento diplomatico insieme al padre famoso Banchiere e industriale di Tessuti Emerich Maeyr, successivamente ucciso dal Dittatore a far cadere la dittatura di Tito. Nel periodo della dittatura la Principessa da sola di notte, dopo un avvertimento dai suoi fidi collaboratori, ricevette la notizia che Tito avrebbe massacrato un intero asilo di  350 orfani.

Lei senza pensarci due volte partì e andò a salvare questi piccoli di cui uno disabile che lo portò sulle spalle. All'arrivo dei soldati non trovarono i bambini e la inseguirono sparandole e ferendola ad una spalla ma oramai i bambini erano in salvo, perché la Principessa riuscì a fargli valicare il confine. La stessa fu imprigionata dal Dittatore per lungo tempo, a causa del suo opporsi al regime. Dalla sua voce il racconto della fuga dalle prigioni grazie all’aiuto di un gruppo di prostitute, che conoscevano la magnanimità della Principessa nei confronti degli orfani di guerra e dei bambini abbandonati, che si adoperarono affinché la Principessa potesse fuggire, successivamente furono liberate grazie ad un suo intervento.

Amante dei cavalli delle corse e dello sport possedeva Verduzzo, il figlio del famoso purosangue Ribot. Saltatrice di sci d'acqua insieme alla Principessa Marina Doria, Doris divenne da prima Campionessa italiana per 7 volte, poi campionessa Europea e campionessa mondiale. Sono questi i ricordi che ho, come gli altri suoi amici cari e collaboratori, di questa grande ed immensa donna che mi ha insegnato nel corso della nostra lunga amicizia di quasi 35 anni, costellata di episodi pubblici e privati ricchi di amore ,rispetto, vera amicizia e tanta tanta sana allegria, anche in quei momenti bui, duri e sofferenti che la vita le ha riservato.

Un’amicizia nata grazie alla vicinanza con il Maestro  Giancarlo Menotti di cui lei era consigliera e sostenitrice che mi ha insegnato cosa vuol dire essere generosi, altruisti, fautori di bene e di buone azione con delicatezza dolcezza in punta di piedi ,ma in modo concreto. Porterò avanti questo suo pensiero e modo di fare in suo onore attraverso un impegno solidale e di aiuto. Riposa in pace mia cara amica ,grazie per la tua pregiata amicizia e vicinanza. Mancherai fortemente.

I funerali si terranno lunedì alle ore 16.30 nella chiesa di San Pietro a Spoleto.



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