società

Si punta sul turismo spirituale

 

Pronta una partership tra Comuni (compresa Spoleto) per potenziare il cammino 'Sentieri di Rose', frequentato ogni anno da un gran numero di pellegrini

 

Anche Spoleto ha deciso di far parte del comitato di gestione del cammino “Sentieri di Rose: da Montefalco a Cascia”, lungo 62 km per un totale di 5 tappe frequentato ogni anno da un gran numero di pellegrini. L’idea è quella di mettere in campo, in maniera condivisa insieme agli altri Comuni interessati dal percorso e al parco culturale ecclesiale “Terre di Pietra e d’Acqua” dell’Archidiocesi Spoleto-Norcia, tutte le azioni ritenute necessarie al fine di valorizzarlo e farlo conoscere ad una platea sempre più ampia.

Il protocollo d’intesa sottoscritto dai Municipi, stando a quanto riportato nella delibera di Giunta n. 177 pubblicata nell’albo pretorio, avrà una durata di 5 anni a partire dalla data di stipulazione e prevede: l’attuazione di lavori di messa in sicurezza e l’installazione di segnaletica direzionale (verticale e orizzontale) e informativa relativa ai diversi percorsi (a piedi, in mountain bike, a cavallo); il potenziamento dell’ospitalità e del numero di posti letto rivolti ai camminatori e ai ciclisti “affinché diventi un tracciato sempre più accessibile con particolare attenzione ai giovani”; l’elaborazione di progetti “utili anche a trovare finanziamenti pubblici e privati”; la promozione del sentiero “come prodotto turistico integrato a forte vocazione spirituale presso la stampa, i media, il web, le fiere al fine di stimolare l’aumento dei flussi turistici nazionali e internazionali”.

I soci, inoltre, rifletteranno sull’opportunità di “individuare un nuovo titolo o un sottotitolo in grado di rendere più comprensibile il tema del percorso”, che unisce “due grandi donne del medioevo: Santa Chiara da Montefalco (1268- 1308) e Santa Rita da Cascia (1381-1457) entrambe agostiniane, entrambe mistiche, entrambe appassionate della umanità di Cristo fino a portarne i segni nel proprio corpo”. Le parti, come si legge nel documento proposto ai vari Enti, “si impegnano a mantenere un continuo e reciproco aggiornamento relativamente ai problemi più delicati legati alla frequentazione e alla fruizione di pellegrini, soprattutto in zone sensibili e di particolare valore biologico-paesaggistico, sollecitando l’adozione di scelte di viaggio sostenibili e responsabili”.

Il progetto relativo al miglioramento delle condizioni del cammino “darà impulso allo sviluppo della rete sentieristica esistente creando connessioni con altri percorsi in una logica di sistema-distretto, con l'obiettivo di riflettere, condividere e cercare di far propri quegli alti valori spirituali, culturali, sociali ed estetici legati al turismo lento e sostenibile”.



I commenti dei nostri lettori

Roberto Quirino

8 giorni fa

L'arcidiocesi, i soci di questa bella iniziativa, che mette in risalto l'altissimo valore culturale e spirituale di queste nostre zone, cosa pensano del rifacimento della Statale Valnerina?

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