società

Altro colpo inferto alla sanità pubblica

 

La Regione pronta a puntare forte sulla privatizzazione dell’assistenza domiciliare: sul tavolo 41 milioni del Pnrr ed il progetto 'Casa come primo luogo di cura'

 

La Regione si prepara a puntare forte sulla privatizzazione dell’assistenza domiciliare. La Giunta presieduta da Donatella Tesei, attraverso la delibera n. 537, ha provveduto infatti ad approvare lo “schema di intesa con le organizzazioni rappresentative a livello regionale” relativo al progetto “Casa come primo luogo di cura”, finanziato dal Pnrr per oltre 41 milioni di euro.

L’intervento, si legge nel documento, “si colloca nel più ampio contesto del potenziamento dell’assistenza socio-sanitaria territoriale al fine di ridurre gli accessi al pronto soccorso, l’ospedalizzazione e l’esposizione dei rischi legati ad essa nonché il ricorso all’istituzionalizzazione, garantendo alle persone non autosufficienti o in condizioni di fragilità percorsi assistenziali a domicilio” in grado di “limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita”.

Il prossimo passo consisterà nell’avviare “un percorso partecipato e condiviso di co-progettazione” insieme a Confcooperative Umbria e alle sezioni regionali di Agci Umbria, Aiop, Aris, Confindustria, Federfarma, Legacoop e alla Cna che, nelle scorse settimane, avevano inviato alla Regione una “lettera di intenti volta a proporre un progetto per l’implementazione delle cure domiciliari” Le parti, nel corso dei prossimi incontri, si confronteranno quindi al fine di individuare i soggetti (compresi quelli privati e i professionisti accreditati) con cui stipulare i contratti e che erogheranno i servizi in convenzione con il sistema sanitario regionale.

Non solo. Andranno definiti anche: gli obiettivi di salute; il volume massimo di prestazioni che le strutture si impegnano ad assicurare "distinto per tipologia e per modalità di assistenza”; i requisiti del servizio “da rendere con particolare riguardo ad accessibilità, appropriatezza clinica ed organizzativa, tempi di attesa e continuità assistenziale”; il corrispettivo preventivato a fronte delle attività concordate “globalmente risultante dalla applicazione dei valori tariffari e della remunerazione extra-tariffaria delle funzioni incluse nell’accordo”. Per quanto riguarda le tariffe degli interventi di assistenza domiciliare, verranno attuate quelle definite dal Ministero della Salute: base 18 euro; livello I 37,50 euro; livello II 56,25 euro; livello III 75 euro.

“L’obiettivo di salute principale che si intende conseguire - fa sapere la Regione - è il raggiungimento, entro il giugno 2026, del 10% della popolazione regionale over 65 da assistere presso il proprio domicilio pari a 22.085 persone in Umbria”.



I commenti dei nostri lettori

Gianni

7 giorni fa

Io il progetto lo chiamerei "casa come primo luogo di morte". Cialtroni

Dì la tua! Inserisci un commento.







Disclaimer
Ogni commento rappresenta il personale punto di vista del rispettivo autore, il quale è responsabile del suo contenuto.
Spoletonline confida nel senso di civiltà dei lettori per autoregolamentare i propri comportamenti e si riserva il diritto di modificare o non pubblicare qualsivoglia contenuto che manifesti toni o espressioni volgari, o l'esplicita intenzione di offendere e/o diffamare l'autore dell'articolo o terzi.
I commenti scritti su Spoletonline vengono registrati e mantenuti per un periodo indeterminato, comprensivi dei dettagli dell'utente che ha scritto (Ip, email ecc ecc). In caso di indagini giudiziarie, la proprietà di Spoletonline non potrà esimersi dal fornire i dettagli del caso all'autorità competente che ne faccia richiesta.