Assolti tutti i protagonisti della vicenda. "La giunta Benedetti ha agito correttamente. Solito metodo coercitivo della destra"
Il Partito democratico di Spoleto non può esimersi dal commentare la sentenza che ha definitivamente sancito che la giunta del sindaco Benedetti ha agito correttamente ed è stata oggetto dell'ormai consolidato metodo intimidatorio e coercitivo della destra che usa i tribunali per eliminare i concorrenti politici.
Buco di bilancio inesistente, amministratori e tecnici che hanno agito in maniera onesta e professionale: una verità riconosciuta dopo una via crucis durata dieci anni.
Intanto continuiamo a doverci confrontare con una destra che imperterrita getta fango promuovendo inchieste che finiscono nel nulla, ben sapendo i tempi della giustizia.
Una destra garantista se si tratta dei suoi adepti (il caso Santanche' è soltanto l'esempio più eclatante) e giustizialista con tutti gli altri.
I rappresentanti del Pd appena raggiunti da avvisi di garanzia si dimettono, quelli di destra non si spostano dai loro ruoli nemmeno se rinviati a giudizio.
È questo che vogliono gli italiani? È questo clima persecutorio che si respira anche a Spoleto che vogliamo per noi e per i nostri figli?
Vogliamo affidare le nostre città e il Paese a chi senza scrupoli si rivolge alle Procure ignorando le istituzioni deputate al dibattito e al confronto democratico? Questa è la destra che inneggiando la libertà è liberticida della libertà degli altri. La destra muscolare che sventola carte da bollo.
Il Partito democratico di Spoleto chiede una verifica delle responsabilità che hanno portato a tutto questo, senza contare il danno arrecato a quelle famiglie che hanno dovuto subire tale situazione e che nessuno sicuramente potrà risarcire.