cronaca

Addio a Cardiologia e Rianimazione

 

Prosegue lo smantellamento dell'ospedale, destinato a diventare un poliambulatorio periferico di Foligno

 

Andrea Sisti, il Sindaco di Spoleto, va’ partecipando a velleitarie manovre politiche regionali, anche se non si sa più con chi stia. Il suo movimento “Civici X”, infatti, ha rieletto a sua guida il Consigliere Fora,  il quale sta approdando verso la lista Romizi, ovvero al CentroDestra.

Nel frattempo il nostro primo Cittadino si disinteressa completamente del massimo problema della città che è stato mandato ad amministrare, cioè dello smantellamento dell’Ospedale, che la Giunta Regionale sta attuando con un’accelerazione francamente astiosa.

Non è un modo di dire. Trapela la notizia che, recentemente, sono stati emessi altri due Bandi di Concorso: per i primariati di cardiologia e di anestesia e rianimazione. Naturalmente sono “Primariati unici Foligno-Spoleto”, in virtù dei quali scompaiono due Strutture complesse di Spoleto (cioè cardiologia ed anestesia -Rianimazione), le quali, insieme a quella del Pronto Soccorso, costituivano, fino a ieri, le fondamenta del Dea nel  nostro Ospedale.

Siamo di fronte al passaggio terminale, con cui viene demolita l’Emergenza-Urgenza del “San Matteo”, che, pertanto, resta un “cronicario” e un poliambulatorio, con posti di degenza insignificanti: una mera “dependance periferica” dell’Ospedale di Foligno. Funzionalmente a ciò, è voce piena che ai due detti primariati sarebbero incamminati due professionisti, un cardiologo ed un anestesista, ovviamente dell’Ospedale di Foligno. Chiediamo: questo vuol forse dire che il Concorso è una semplice formalità e che si esclude a priori l'esistenza, in tutto il territorio nazionale, di professionisti capaci, in grado di assumere il ruolo richiesto?

Tutti questi fatti, che caricano la Giunta Regionale e, di conseguenza, la Usl, di una responsabilità sociale veramente epocale, lasciano del tutto  indifferente il sindaco Sisti. Di fronte a un dramma che mette a rischio la vita dei cittadini, cancella ogni professionalità medico-chirurgica, sopprime centinaia di posti di lavoro qualificati nell’area Spoleto-Valnerina, egli non chiede né esige un confronto diretto, insieme all’Associazionismo (così come ripetutamente richiesto da quest'ultimo), con la Presidente Tesei. Non promuove alcuna mobilitazione dei suoi cittadini. Non aziona ricorsi né impugnative contro provvedimenti che pure presentano enormità tutte da prospettare in sede contenziosa. In pratica non intende fare nulla. Si rende conto che , con l’Ospedale, viene compromesso il futuro della stessa città per i decenni a venire?



I commenti dei nostri lettori

Fulvio

7 mesi fa

Spoleto ha delle bellissime Piazze da fare invidia a molte altre città! Scendiamo in piazza!!! Tutta Spoleto, tutti gli Spoletini e tutti quelli che pur essendo partiti da Spoleto hanno ancora a cuore questa città. Tutti insieme senza distinzioni di colore, partito, credo... smettiamola di lasciar decidere agli altri senza prendere in mano il nostro destino. Non il Sindaco, non l'Arcivescovo, ma gli Spoletini, quelli di ieri, di oggi, noi... ritroviamoci in piazza tutti insieme pacificamente e dimostriamo che esistiamo e che il letargo a cui siamo stati abituati é finito. Andiamo oltre i commenti su una pagina web, mostriamoci compatti e gridiamo la nostra voglia di vivere rimboccandoci le maniche. Ritroviamo con in piazza e da li alziamo la voce bombardando ogni social in contemporanea per lanciare il grido di una Spoleto che vuole vivere. Per l'Ospedale, per una scuola di qualità, per una economia che generi posti di lavoro e attragga investimenti e che rispetti la storia, la cultura, la bellezza di un luogo che generazioni di Spoletini ci hanno consegnato. Non un fardello di ricordi pesante, ma uno scrigno di preziosi utili per costruire il presente ed il futuro! Decidiamo un giorno e facciamolo veramente!

Gio

7 mesi fa

E' vergognoso come Tesei e company trattano la citta' di Spoleto e anche la Valnerina e il sindaco Sisti di sinistra che fa dorme? Come si fa a dare fiducia a questi politici bisogna continuare a ribellarsi

Gio

7 mesi fa

Quando avevo 7 anni sono stata ricoverata nell'ospedale di Spoleto tre mesi in isolamento per una grave malattia, mi hanno salvato la vita e adesso lo smantellato, fa male al cuore e fa tanta rabbia

Gio

7 mesi fa

E'vergognoso come Tesei e company trattano la citta' di Spoleto e la Valnerina e il sindaco Sisti di sinistra che fa dorme? Come si fa ad avere fiducia di questi politici,bisogna continuare a ribellarsi,Meloni cosa dice riguardo a questo problema dell'ospedale?

XXX

7 mesi fa

Caro dottore agli Spoletini non interessa l'Ospedale di Spoleto, sono più importanti i Supermercati! Mi domando : ma veramente gli spoletini sono riusciti a tenere testa all'Imperatore che ha cinto d'assedio la città? Come sono divenuti così ignavi?

Carlino

7 mesi fa

I nostri rappresentanti in Comune si azzuffano come i polli di Renzo, o cadono in catalessi, come inebetiti. E la volpe a Perugia si frega le mani (anzi le zampe) per il facile banchetto ....

Aurelio Fabiani

7 mesi fa

TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D’ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L’ OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN MATTEO COME OSPEDALE DI EMERGENZA URGENZA. Hanno utilizzato la strada del COVID per avviare lo smantellamento dell’ Ospedale San Matteo. Hanno sfornato una valanga di menzogne per coprire l’operazione in corso. Hanno violato ogni regola in assenza di un piano sanitario regionale, , avanzando con atti di forza che hanno messo ogni volta la città di fronte al fatto compiuto. Hanno trovato terreno favorevole con la disponibilità iniziale al compromesso di Sindaco e maggioranza del Comune, e, mi dopo il pentimento, una molle opposizione. Solo la popolazione raccolta in Comitati ha difeso veramente il diritto alla salute, al pronto soccorso, all’intervento di emergenza, alla cura, a poter nascere nel territorio di Spoleto e Valnerina. ORA È NECESSARIO TORNARE NELLE STRADE, CON LE MANIERE FORTI SE NECESSARIO.

Seriamente preoccupato

7 mesi fa

Se il P.O. di Foligno fosse stato ubicato in altra zona più facilmente accessibile alle utenze Valnerina e Spoleto il discorso poteva funzionare, ma essendo logisticamente posizionato nel punto più difficilmente accessibile a chi, per propria sventura, si trovi ad aver bisogno di cardiologo e/o rianimazione da suddette zone spero tanto che ci sia perlomeno una possibilità di difendere i propri diritti alla salvaguardia della salute a livello legale

Eduardo De Vuono

7 mesi fa

Spoletini e dintorni Ci rendiamo conto che vengono a mancare due reparti FONDAMENTALI PER LA STESSA SOPRAVVIVENZA DI CENTINAIA di persone che,con problemi cardiaci in corso, la tempestivita' delle cure e' FONDAMENTALE per sopravvivere ,,? PER andare a Foligno, tra chiamare un' ambulanza, caricarci , fare 22 ,km, prenderci in carico e iniziare le prime cure, minimo e dico MINIMO passeranno 40/50 minuti. Secondo voi dopo 40/50 minuti saremo ancora VIVI ????. Questo è quello che vuole l' amorevole Tesei ? ED IL FIDO COLETTO. CI VOGLIAMO SVEGLIARE PRIMA DI ASPETTARE CHE CI SCAPPINO I PRIMI DECESSI ,,,????.

Giannetto

7 mesi fa

L'obitorio ce lo lasciano?

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