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Lettera aperta a Marco Trippetti
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Lettera aperta a Marco Trippetti
Il gruppo 'Insieme per Spoleto' ha lanciato diversi appelli al presidente del consiglio comunale: 'Spoleto vive crisi senza precedenti'
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del gruppo "Insieme per Spoleto" rivolta al presidente del consiglio comunale Marco Trippetti.
"Caro Presidente anche e soprattutto per i rapporti politici e di amicizia che intercorrono tra noi ci sentiamo, seppur a malincuore, in dovere di scriverle questa lettera. Quando sei stato eletto Presidente del Consiglio Comunale abbiamo sperato che tu fossi in grado di rappresentare l'intero Consiglio Comunale in autonomia anche rispetto alla Giunta Comunale che, legittimamente, sostieni. Speravamo che tu fossi in grado di vigilare sull'attuazione di quanto il Consiglio avrebbe deciso. Purtroppo non sempre è avvenuto. Mozioni approvate su argomenti importanti quali ad esempio Prg, Ospedale, Cementir, Case popolari, sono rimaste lettera morta. A molte interpellanze sono state date risposte che nel tempo si sono rilevate vane.
La nostra città è attanagliata da una crisi senza precedenti. Una crisi politica, socio sanitaria, economica. Politicamente siamo nel più totale isolamento: non siamo riusciti (pur avendone la possibilità) ad eleggere un Consigliere Provinciale; siamo politicamente isolati dai Comuni limitrofi, come dimostrato anche in occasione del Consiglio Comunale aperto sulla sanità, e l’ultimo sgarbo della Presidente della Giunta Regionale che è venuta in visita all’ospedale senza neanche avvisare il Sindaco è la dimostrazione di quanto diciamo.
Dal punto di vista socio sanitario la situazione è purtroppo sotto gli occhi di tutti: anche gli ultimi avvenimenti ne sono testimonianza. L’opera di demolizione della sanità pubblica da parte della Giunta Regionale va avanti insieme alla progressiva chiusura dell’ospedale di Spoleto. Recentemente la Presidente della Giunta Regionale ha argomentato che il progetto di “Terzo Polo Ospedaliero” (questo famigerato “Terzo Polo Ospedaliero” che nulla ha a che vedere con l’integrazione dei due Ospedali di Spoleto e Foligno) è stato condiviso con l’Amministrazione Comunale e ha suffragato la tesi richiamando la Tua firma in calce al documento redatto dal gruppo di lavoro costituito a suo tempo. Anche in virtù delle mozioni approvate recentemente dal Consiglio Comunale ti suggeriamo di ritirare la firma da quel documento ed uscire da quel gruppo di lavoro.
La situazione economico-lavorativa è drammatica: se non fosse per qualche supermercato non avremmo avuto in questi anni nessun nuovo posto di lavoro. Le aree industriali sono lasciate a se stesse e non si intravedono scelte politiche tese ad attrarre investimenti e a creare di conseguenza posti di lavoro; da mesi chiediamo un Consiglio Comunale aperto sul lavoro e non si riesce a convocarlo.
Ci sono mozioni depositate da più di due anni che non si riesce a discutere. Crediamo che proprio perché in Consiglio Comunale è rappresentata tutta la città non sia possibile che le convocazioni del Consiglio Comunale vengano decise solo in base alle esigenze della Giunta e della maggioranza consiliare. Come gruppo consiliare "Insieme per Spoleto" le chiediamo di cambiare passo per restituire all'intero Consiglio Comunale la pienezza dei propri poteri come espressione di democrazia e di confronto politico".
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I commenti dei nostri lettori
Cittadino
1 anno fa
Questo l'avevo già detto qualche tempo fa. Cioè che, dal momento che la Tesei continua a tirare fuori in ogni occasione il famoso 80%, è doveroso che il presidente del consiglio comunale Spoletino faccia un mea culpa e dichiari di aver sbagliato quando ha espresso quel'80% di soddisfazione verso il terzo polo. D'altra parte il fatto che non lo fa può far pensare a 2 possibili cose: 1) che egli sia effettivamente convinto della bontà del terzo polo (in contrasto con tutta la popolazione spoletina); 2) abbia un qualche interesse personale a non porsi in diretto contrasto con la Tesei: in quest'ultimo caso però sarebbe evidente una incompatibilità del ruolo.
Enzo
1 anno fa
la lettera non fa minimamente cenno al morituro centro storico,desertificato,anche grazie alla cattiva gestione delle amministrazioni comunali.Gà,oramai il bacino elettorale si è spostato e quindi, lor signori, pensano alla propria poltroncina.Povera Spoleto,così bella e tradita.
Peccato.
1 anno fa
Di una lettera così, sicuramente i destinatari non ne tengono conto. Chi è abituato a camminare in un certo modo, anche se sollecitato, difficilmente cambia ritmo.
gianluca
1 anno fa
zombie.. lontani anni luce dai problemi della città persi in comunicati e proclami inutili. Il più inutile e scadente Consiglio comunale di tutti i tempi
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