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Ospedale, le 6 domande del PD
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Ospedale, le 6 domande del PD
Il Partito Democratico respinge le critiche e passa al contrattacco: nel mirino la Regione ed il consigliere comunale Grifoni
Riceviamo e pubblichiamo la nota del PD riguardante l'ospedale:
"I continui attacchi al Pd in tema di sanità sono armi spuntate, frutto del fallimento della politica della Regione. Quello che dispiace è che viene carpita la buona fede di tanti, singoli e associazioni, da personaggi che dovrebbero rappresentare gli interessi generali, ma che hanno un pedigree di appartenenza politica talmente conclamato da renderli del tutto privi di credibilità.
Si deve all'iniziativa della maggioranza che amministra Spoleto, di cui il Pd è la componente più numerosa, il Consiglio comunale aperto con la Presidente Tesei e l'assessore Coletto che ha permesso di smascherare false promesse, oltre che la forte partecipazione alle manifestazioni di protesta organizzate in città e sotto il palazzo della Regione. Ultima iniziativa in ordine di tempo, ma non sarà l'ultima, è stata la mozione presentata al Consiglio regionale che ha permesso di scoperchiare il calderone nel quale la sanità pubblica è fagocitata da quella privata.
Noi vogliamo il terzo polo con servizi distribuiti tra gli ospedali di Spoleto e Foligno. Tra questi, ad esempio, chiediamo che il punto nascita venga spostato al San Matteo degli Infermi per tutto il bacino essendo baricentrico anche per la Valnerina. I partiti della destra Lega, Forza Italia e Fratelli D'Italia in testa non sono d'accordo? Vogliono spiegarci perché? Sergio Grifoni, ex Pd, oggi fiero paladino della Tesei dice che è una richiesta irrealistica. Vuole dire perché? Cosa è realistico per lui e la destra? Il nulla? La chiusura dell'ospedale? Certo se la Regione continua così questo è realistico. Come è realistica la progressiva chiusura di servizi e reparti anche a Foligno e a Terni.
E quindi torniamo, come un mantra a chiedere:
1) perché non si è richiesto un nuovo parere ministeriale sul punto nascita dopo che l'attività ispettiva dei consiglieri di opposizione del M5S hanno smascherato le palesi irregolarità nella richiesta formulata?
2) Perché ad un anno dal consiglio comunale aperto sulla sanità, nel quale i vertici regionali di governo si sono addirittura scusati promettendo la riapertura in poche settimane della cardiologia, il reparto è ancora chiuso?
3) Perché dal 21 Maggio 2021, giorno della riapertura dell'ospedale dopo la chiusura per covid, manca il reparto di cardiologia e il cardiologo h24 configurando un illecito visto che formalmente l'ospedale di Spoleto è sede di DEA di I livello?
4) Perché ci avete raccontato che il problema cardiologia sarebbe stato risolto con il concorso effettuato quando invece tutti i cardiologi idonei hanno rifiutato?
5) Perché a ottobre 2020 , pochi giorni prima della riconfigurazione in ospedale covid regionale, erano presenti al San Matteo 8 reparti di degenza, compreso il dipartimento materno -infantile, la cardiologia h 24 e si trattavano in media 110-120 pazienti ricoverati mentre oggi i reparti di degenza sono 4, il dipartimento materno-infantile e' stato totalmente cancellato, la cardiologia è chiusa e i pazienti mediamente trattati sono dimezzati?
6) perché,in definitiva, avete ridotto così il nostro Ospedale cittadino?
Invitiamo i cittadini a giudicare alla luce dei fatti, a valutare senza pregiudizi chi davvero si batte per una sanità pubblica universale e chi si prostra per esclusivi interessi personali o di bottega".
I commenti dei nostri lettori
XXX
9 mesi fa
Caro Marziano, per favore vieni a Spoleto!
Controcorrente
9 mesi fa
All'inizio c'erano le uova e ognuno aveva la sua ma a forza di discutere (*#!%#) le uova sono diventate frittata ed è impossibile tornare indietro. La frittata non torna uovo. Cari signori della politica, cari tutti, arrendetevi, siete voi che avete fatto la frittata togliendo a questa parte dell' Umbria il diritto alle cure. ... . Ripensate la storia e vergognatevi
Cittadino
9 mesi fa
In tutta questa storia manca purtroppo un passaggio che io ritengo fondamentale. Il fatto che il Dott. Trippetti, stimato medico, abbia approvato lui stesso per l'80% il Terzo Polo così come formulato dalla Tesei, viene riproposto ad ogni occasione dagli esponenti della Regione per avvalorare la validità del Terzo Polo stesso. Allora mi chiedo: perche il Dott. Trippetti non prende coraggio e ammette pubblicamente di aver sbagliato? Di aver valutato non correttamente quanto veniva prospettato dalla Tesei? Tutti possono sbagliare. Se facesse questo toglieremmo uno dei più importanti pretesti che la Tesei usa per difendere il Terzo Polo!
enzo ercolani
10 mesi fa
può essere attrattivo un Ospedale che tutti considerano destinato alla fine? Il Piano Sanitario Regionale ancora non è stato deliberato, ma da Perugia fanno sapere che Spoleto perderà ben due delle tre gambe che qualificano un DEA ( e ciònonostante insistono con il considerarlo DEA). Fanno bene gli spoletini ad indignarsi, ma fa meno bene il PD a farlo, perchè tutto questo era nell'aria, che un buon politico (un politico sensibile ed intelligente) annusa prima di muoversi. Gli errori sono stati fatti e non sono sufficienti i comunicati preelettorali per cancellarli. Cominciamo con l'ammetterli e chiedere scusa per essi. E' il primo passo per sperare nella redenzione.
Aurelio Fabiani
10 mesi fa
BASTA CON QUESTO RIMPALLO DI RESPONSABILITÀ. LA LOTTA DEVE ESSERE PER GARANTIRE A OGNI TERRITORIO E A OGNI OSPEDALE DELLA RETE DI EMERGENZA URGENZA DI TUTTI I REPARTI PREVISTI. I l PD 15 mesi fa era d'accordo all' 80% con il progetto Terzo Polo Ospedaliero di Tesei, Coletto, Morroni e Zaffini. Il dissenso (chiamato 20%) era come ha dichiarato pochi giorni fa il Presidente del consiglio comunale Trippetti, sulla richiesta non accolta di una OBI pediatrica (osservazione breve) che è tutt’altro che un reparto di pediatria, e la cardiologia H 24. Insomma il reparto materno infantile Ve lo eravate già venduto. Le dichiarazioni di Sisti nell' autunno 2022 erano: " per il punto nascita ci dispiace ma non ci sono i numeri". Ora, in realtà già da un paio di mesi, ve ne siete usciti con la "proposta" di un punto nascita unico per il Terzo Polo Ospedaliero a Spoleto, che visti i rapporti di forza, politici ed economici con Foligno, suona come: noi non c' entriamo, non siamo stati noi, sono loro che ce lo impediscono. Un modo furbetto per farsi dire di no, lasciando le cose come stanno e nascondere le proprie responsabilità. Che c'erano e ci sono ancora visti i recenti (novembre/dicembre 23) interventi di Lucentini e.... Presidente della Commissione sanità PD e capogruppo consiliare pd: "la riapertura del Punto nascita non è una priorità". La gravità politica di questa posizione, non sta tanto nel fatto che essa non è realistica e marcatamente propagandista, ma perché è totalmente interna alle logiche aziendalista e neoliberiste che stanno producendo Chiusura di Ospedali, tagli ai servizi, accorpamenti, convenzioni con i privati, uso dei privati delle strutture pubbliche, non assunzioni del personale necessario. Perché non è spostando il problema da un luogo all' altro che ci si oppone ai tagli alla sanità pubblica (quasi 40 miliardi in un decennio) e si impediscono i danni sociali e sanitari che ne conseguono. Se per partorire bisogna fare 36 km da Spoleto a Foligno o da Foligno a Spoleto, nulla cambia in termini di rischio, costi per le famiglie e disagio sociale. Quindi basta giochetti politici da qualsiasi parte provengano. No alla sanità azienda. Si alla riapertura di tutti i reparti previsti per un DEA di primo livello a Spoleto come a Foligno. CASA ROSSA
"Alla luce dei fatti".
10 mesi fa
I numerosi "perché" da parte del PD rievoca in molti una vecchia canzone di Rita Pavone: "La partita di pallone". Ecco dove erano quelli del PD quando a governare la Regione c'era una loro rappresentate e si incominciava a delineare questa situazione.
Sergio grifoni
10 mesi fa
Se pensate di riacquistare la verginità attaccando le persone, significa che siete in grossa difficoltà politica. Io non sono, come santificate voi, il paladino di alcuno, ma cerco solo di difendere gli interessi della mia città, con in primis l’ospedale. Ecco perché non mi sfiorano minimamente le vostre artificiose provocazioni, anzi, rafforzano la mia convinzione di mandarvi a casa prima possibile. Per quanto riguarda le risposte sul Terzo Polo ve le fornirò dettagliatamente, state tranquilli, insieme alla copia del verbale del documento tecnico predisposto dall’apposito Gruppo di Lavoro, sottoscritto e approvato anche dal presidente del vostro partito, dott. Trippetti, nel 2022 e che riporta gran parte di ciò che ora sta attuando la Regione. Non avete nemmeno capito che state sconfessando lui, non me!!! avete tenute chiuse nel cassetto per ben due anni le richieste sui servizi sanitari per Spoleto, che avevamo formulato all’unanimità in Consiglio Comunale, e che il vostro sindaco doveva portare alla Tesei. Perché non lo avete sollecitato a farlo? Perché poi il vostro sindaco non ha mai accettato i miei appelli di mettersi intorno ad un tavolo con la Tesei e cercare di perorare la nostra causa? Non lo dico io soltanto, ma l’ha ribadito chiaramente nel suo intervento la stessa presidente della Regione. Capisco però che adesso per voi l’aver fatto una disperata marcia indietro, vi può tornare utile per impastare la prossima campagna elettorale. E sempre a proposito di voltagabbana: fare ora la rivoluzione contro, dopo aver condiviso per l’80% il progetto, come lo chiamate? Non vi fa stare un po’ scomodi a livello di credibilità? Il vero male è che lo state facendo sulla pelle dell’ospedale…a prescindere da Grifoni.
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