politica

Laboratorio beni culturali, cercasi sede

 

Il futuro della struttura discusso oggi in consiglio regionale. La risposta dell'assessore Agabiti all'interrogazione della Lega

 

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri Valerio Mancini, Marco Castellari e Manuela Puletti (Lega) in merito al “coinvolgimento del ministero della Cultura nell’associazione Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto”.

Illustrando in Aula l’atto ispettivo, Mancini ha spiegato che “il Laboratorio di diagnostica per i beni culturali si occupa della promozione e dello svolgimento di attività di analisi e valutazione dello stato di conservazione dei beni culturali, della predisposizione di metodologie e modelli di valutazione, monitoraggio e prevenzione e dell’organizzazione di attività di manutenzione programmata, conservazione preventiva e pronto intervento sia ordinaria che in situazioni di emergenza. Esso è stato riconosciuto dalla Regione, per la sua attività particolarmente qualificata, centro di eccellenza per la diagnostica e si è dotato, nel tempo, di numerose ed importanti strumentazioni portatili all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e scientifico che, ad oggi, nessun altro laboratorio pubblico o privato possiede. Il laboratorio non è mai stato registrato come ente pubblico, e questo è un vulnus, ma vive di fondi pubblici e svolge funzioni di alto valore pubblico. Il ministero della Cultura ha manifestato più volte, ultimamente, la volontà di recedere dall’Associazione Laboratorio di diagnostica per i beni culturali. Risulta quindi necessario chiarire se la Giunta regionale intende avviare un percorso per coinvolgere maggiormente il Ministero della Cultura nell’Associazione”.

L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “è stato instaurato un tavolo tecnico tra il Ministero, gli altri soci e l’Associazione per approfondire i temi legati al Laboratorio, al fine di migliorare l’operatività e individuare soluzioni anche di natura statutaria. Questo tavolo è stato concordato dopo varie interlocuzioni sia a livello politico che tecnico. È stata predisposta e consegnata una relazione illustrativa e esplicativa che ripercorre la storia del laboratorio e sottolinea come sia in grado di autofinanziarsi con la propria attività e il contributo economico della Regione, incrementato anche nell’ultimo assestamento, a tutela dell’interesse storico che ricopre. E questo avviene dal 2021, anno dal quale il laboratorio si sostiene regolarmente grazie al contributo annuale versato dalla Regione Umbria e dalla entrate per le attività di indagine e diagnostiche. Nel tempo i soci si sono avvalsi del laboratorio per l’attività di diagnostica. Ma il laboratorio fa anche attività di ricerca e valorizza i beni partecipando a progetti internazionali, anche con il laboratorio di  chimica dell’Università di Perugia”. 

Nella sua replica Mancini si è detto soddisfatto della risposta dell’Assessore, sottolineando che “la Regione Umbria sta facendo il massimo. Noi dobbiamo scommettere sul fatto che questo laboratorio può camminare sulle sue gambe, ma deve trovare una sede degna della sua importante storia. Ricordo che grazie al laboratorio è stato possibile scoprire l’utilizzo di Raffaello del blu egizio, una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. Vogliamo rassicurare questo mondo così importante per la nostra regione”.



I commenti dei nostri lettori

Non è presente alcun commento. Commenta per primo questo articolo!

Dì la tua! Inserisci un commento.







Disclaimer
Ogni commento rappresenta il personale punto di vista del rispettivo autore, il quale è responsabile del suo contenuto.
Spoletonline confida nel senso di civiltà dei lettori per autoregolamentare i propri comportamenti e si riserva il diritto di modificare o non pubblicare qualsivoglia contenuto che manifesti toni o espressioni volgari, o l'esplicita intenzione di offendere e/o diffamare l'autore dell'articolo o terzi.
I commenti scritti su Spoletonline vengono registrati e mantenuti per un periodo indeterminato, comprensivi dei dettagli dell'utente che ha scritto (Ip, email ecc ecc). In caso di indagini giudiziarie, la proprietà di Spoletonline non potrà esimersi dal fornire i dettagli del caso all'autorità competente che ne faccia richiesta.