cultura e spettacolo

La programmazione della Sala Pegasus

 

Entrano in rotazione 'The Old Oak', 'Misericordia' e 'L'Odore della Notte'

 

Presentata la nuova programmazione settimanale della Sala Pegasus. Come reagisce una comunità che sta perdendo tutto, quando viene a contatto con chi ha già perso tutto? THE OLD OAK è il racconto appassionato, attuale e coinvolgente di questo incontro, e di come insieme si possa costruire una nuova speranza. Ken Loach ci regala una nuova profonda riflessione sul reale, una storia di impegno e contagiosa umanità, impossibile da dimenticare. The Old Oak è un posto speciale. Non solo perché è l'unico luogo di incontro rimasto in un cittadina svuotata di vita e di futuro. Ma perché è proprio lì, dove tutti i sogni sembrano ormai infranti, e addirittura impensabili, che la speranza può rinascere. Nonostante le avversità. Nonostante la solitudine. Nonostante le sconfitte. Nonostante tutto.

Dopo il successo de Le Sorelle Macaluso, Emma Dante torna al cinema dal 16 novembre con MISERICORDIA, tratto dall'omonimo capolavoro teatrale e capace di incantare e commuovere con la sua profonda umanità.

In un piccolo borgo marinaro della Sicilia nasce e cresce Arturo, figlio della miseria e della violenza, mentre la madre muore mettendolo al mondo. Saranno Betta, Nuccia e la giovane Anna, prostitute come lo era sua madre, a prendersene cura con un amore fatto di carezze e insofferenza, crudeltà e tenerezza. "Misericordia racconta una realtà intrisa di povertà e degrado" afferma la regista, "ma anche nella marginalità, nelle periferie del mondo e dell’animo c’è spazio per la grazia e la gioia". Con il suo terzo lungometraggio Emma Dante conferma tutta la sua forza espressiva, ritraendo una realtà crudissima, intrisa di povertà, ignoranza e violenza sulle donne.

Per il suo 25° anniversario Cat People Distribuzione e Minerva Pictures ripropongono nelle sale l’incendiario punto di riferimento del crime italiano di fine millennio, L'ODORE DELLA NOTTE di Claudio Caligari. Presentata alla Festa del Cinema di Roma nel nuovo restauro 4K, l’opera seconda di Caligari, uscita quindici anni dopo la sua opera prima, Amore tossico (1983) e diciassette anni prima del film conclusivo, Non essere cattivo, sarà in programmazione in Sala Pegasus il 20 novembre. Il film, trampolino definitivo per la carriera di Valerio Mastandrea (qui protagonista e narratore senza filtri) Marco Giallini e Giorgio Tirabassi, è una vorticosa epopea proletaria e criminale che cuce insieme stile, personaggi e ritmo senza compromessi, trasformando ogni momento in uno schiaffo, uno sfottò, un dolore sincero.

“Nel nostro sito, Cinemasalapegasus.it, potrete trovare non solo tutte le informazioni sui film in programmazione ma soprattutto avrete la possibilità di acquistare in prevendita i biglietti scegliendo il vostro posto in sala. La sala è munita di un impianto di ionizzatori d’aria".



I commenti dei nostri lettori

Roberta Privitera

11 mesi fa

Bellissimo film ma concordo su alcune 'stonature' non dovute al regista, immagino.

Robin Hood

11 mesi fa

Farò presente al regista lo strafalcione che diversi di noi hanno notato: credo di conoscere un minimo di lingua inglese e la parola RESISTENCE non si traduce in 'resilienza', come in uso dal nero periodo della 'pandemia, ma resistenza. Se Loach avesse voluto dire resilienza avrebbe usato la parola RESILIENCE. Qualche manina ha voluto edulcorare il termine per paura che il popolo dei dormienti potesse aprire almeno un occhio?

Roberto Quirino

11 mesi fa

Non sono uno sfegatato frequentatore di film in versione originale con sottotitoli in italiano, perché credo che i nostri doppiatori siano ottimi e perché credo anche che inevitabilmente i sottotitoli spesso "sintetizzino" quanto espresso in lingua originale, magari in slang o in forma estremamente colloquiale. Altro conto è però dare traduzioni fuorvianti, se non "ideologizzate". Ho assistito alla prima proiezione alla sala Pegasus dell'ultimo bellissimo film di Ken Loach e sono rimasto a dir poco perplesso nel vedere la parola "Resistence", visibile sia in una delle fotografie degli scioperi dei minatori, sia sullo stendardo del corteo finale, tradotta in "Resilienza", che invece in inglese risulta "Resilience". Resistence si traduce con Resistenza. Nell'usare il termine Resilienza, così à la page e troppo spesso impiegato in modo piuttosto buonista e mellifluo, non è stato reso un buon servizio né alla piena, effettiva comprensione di determinati contenuti del film, né al grande regista Ken Loach, l'autore di Carla's Song. C'è forse lo zampino di una qualche direttiva "superiore" in questa traduzione? una forma neppure tanto subliminale di "censura"?

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