politica

Lega, nuova nomina per Filippo Piccioni

 

Il giovane spoletino farà parte del consiglio direttivo regionale. 'Risultato che consentirà di portare le istanze del territorio sui tavoli regionali'

 

“Siamo soddisfatti per l’elezione di Filippo Piccioni all’interno del Consiglio Direttivo della Lega Umbria - apre così la nota della Lega Spoletina - avvenuta durante il Congresso Regionale svoltosi a Perugia nella giornata di sabato. Avere tra i nostri militanti il più giovane dirigente regionale è un motivo di vanto per la nostra sezione, risultato certamente ottenuto tramite un lavoro di squadra che ha portato uno spoletino nella dirigenza del partito e che permetterà dunque di far arrivare le istanze provenienti dai nostri territori direttamente sui tavoli della politica regionale".

"Ringraziamo quindi i segretari e i militanti delle diverse sezioni umbre che, con il loro appoggio, hanno contribuito all’elezione di Piccioni, permettendo di vincere una partita molto complessa. Buone notizie per Spoleto - continuano i leghisti- arrivano anche dall’elezione del nuovo Segretario Regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti, una figura legata al nostro territorio che ha dimostrato di essere un politico lungimirante".

Soddisfazione anche per l’elezione di Stefano Lucidi come delegato al Congresso Federale, "ruolo di rilievo che un politico di grande esperienza come lui adempirà nel migliore dei modi. Già dallo scorso anno, inoltre, il territorio spoletino può contare sulla rappresentanza di Cristian dell’Aira nel consiglio direttivo provinciale. Facciamo dunque un augurio di buon lavoro a Filippo e a tutta la squadra della Lega Umbria, consapevoli di tutte le sfide che ci attendono nei prossimi mesi”.



I commenti dei nostri lettori

Carlino

10 mesi fa

"Militante" a me sembra una parola da ben interpretare, in politica; si può essere militante per una causa di fondo, una "mission" ideale-politica di un partito, in questo caso il "militante" può ben essere critico rispetto alle condotte e alle scelte degli uomini che in quel momento dirigono e danno la linea al partito, e attivo nel promuovere un cambiamento di linea, o di uomini. Oppure si può essere "militante" come un fervente disciplinato soldatino che obbedisce ai suoi superiori, sempre e comunque, sperando magari di entrarne nelle grazie e fare carriera. Ho idea che in Italia prevalga il secondo tipo....

Matteo

10 mesi fa

Complimenti! 👍🏻

Sergio Grifoni

10 mesi fa

Una volta Spoleto contava di più nel contesto regionale, anche perché aveva propri rappresentanti in seno agli organi politici direttivi dell’Umbria, qualcuno con compiti di massima responsabilità. Oggi questo avviene raramente e forse i partiti contano un po’ meno, pur essendo sempre determinanti per le scelte. Quindi ben venga, a prescindere dagli schieramenti, che ci siano nostri concittadini che riescono a conquistare simili posizioni, soprattutto se giovanissimi. Bravo Filippo: ad maiora!!

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