cronaca

Ospedale, a rischio anche Traumatologia

 

Prosegue il piano dell'Usl Umbria 2 per smantellare progressivamente il 'San Matteo degli Infermi': disattesi gli impegni relativi al Punto Nascite

 

Mentre fingono di riaprire un colloquio con il Comune di Spoleto, i Direttori della ASL 2 Umbria, attuando le direttive della presidente Tesei e dell’assessore Coletto, portano avanti lo smantellamento dei singoli Reparti dell’Ospedale di Spoleto, con arrogante incuranza di ogni diffida, anche dello stesso Sindaco Sisti. Alla nostra Associazione risulta infatti quanto segue:

- Disatteso il voto del Consiglio Regionale dell’anno scorso che impegnava a riaprire il Punto Nascita di Spoleto “entro il primo semestre 2022”, Tesei e Coletto disattendono anche la mozione approvata all’unanimità in questo maggio, impegnante la Giunta a far valere l’ulteriore Deroga ai parametri del DM70/2015 (peraltro non vincolanti) negli Ospedali inclusi nell’area cratere sismico, in virtù della quale Deroga sia il Punto Nascita che i Reparti d’urgenza hanno pieno diritto di esistere nel San Matteo. Perché allora tanto astio dell’Esecutivo regionale contro la nostra città ed il territorio della Valnerina?

- Il Direttore De Fino, con il solito blitz in piene ferie, emette il bando per Primario di Pediatria (scadenza domande 18 settembre) ma con un Primario non più destinato, come in passato, a dirigere il Reparto di Pediatria di Foligno e quello di Spoleto, ma solo quello di Foligno,  essendo Spoleto dotata solo di letti di Osservazione Breve (e non di degenza). Chiara la finalità di distruggere irreversibilmente la Maternità a Spoleto, che pure aveva, prima della Covidizzazione 2020, anche oltre cinquecento parti, ovvero più di quelli di Punti Nascita peraltro mantenuti in altre città umbre. Il Sindaco, a questo punto, deve esigere l’immediato annullamento del Bando (cosa, del resto, fattibilissima perché già avvenuta altre volte).

- Un valente ortopedico-traumatologo, di famiglia spoletina, anche con esperienze all’estero, era disponibilissimo, anche perché dotato di titoli prevalenti, a prendere servizio a Spoleto. Avrebbe così rinforzato un Reparto fondamentale, che sta già operando con professionalità e costante utenza. Ebbene: gli è stato detto che era sì la prima scelta, ma non poteva essere destinato a Spoleto, perché sarebbe andato a Orvieto o altrove. Il professionista ha rifiutato ed ha scelto di andare a lavorare nel nord del Paese. E' evidente la tenace intenzione di liquidare anche la traumatologia, che il Progetto “Terzo Polo” sposta solo a Foligno!

Non vengano dunque a dirci che è la legge ad impedire il ripristino del SanMatteo o che “i sanitari non vogliono venire a Spoleto”. Sono i dirigenti Asl, i quali se raggiungono gli “obbiettivi” (leggasi chiusure Spoleto e accorpamento a Foligno) ricevono addirittura “premi” sostanziosi (fino al 20% della retribuzione annua)! Sono gli stessi Dirigenti  che allontanano Primari e Sanitari per ottenere la diminuzione dell’utenza per poi, con questa diminuzione,  giustificare la cancellazione dei Reparti: un trucco squallido, di cui i personaggi anzidetti sono responsabili esecutivi mentre Coletto e Tesei sono responsabili politici, salvo responsabilità giuridiche. L’ Amministrazione Sisti, se vuole uscire dagli equivoci dei mesi passati, deve denunciare queste cose, esporle al Ministero, intimare stop o azioni giudiziarie, informare i cittadini nella manifestazione di sabato 23 settembre. E, ovviamente, guidare il corteo di protesta.



I commenti dei nostri lettori

Tacchi

11 mesi fa

È vero la regione sta smantellando la sanità pubblica a favore di quella privata. Ora tocca all'ospedale di Spoleto poi sarà la volta di quello di Foligno che sta già un pezzo avanti. Vi dico di una mia esperienza: Ho portato mio marito a fare un Rx ad Assisi perché non c'era posto né a Spoleto né a Foligno, nessuna fila perché 1 sola persona in attesa; non ma la stanza della risonanza magnetica era vuota con tutta la lista di attesa che esiste

alex

11 mesi fa

Gli spoletini dovrebbero andare tutti a Terni, per lasciare sguarnito l'ospedale di Foligno del nostro bacino di utenza e fargli sballare tutte le previsioni.

Maria Grazia

11 mesi fa

.... pensavo.. vogliamo convertire l'edificio in un bel supermercato!considerando che molti appoggiano progetti facendoci credere che questo possa portare posti di lavoro! D' altra parte molti infermieri,OSS ecc della zona o sono stati trasferiti o stanno già a casa ..

Fioretti Guerrino

11 mesi fa

Ma i quattro leghisti nostrani, rimasti a Spoleto, che dicono? E i fratelli d'Italia? Nel 2024 si torna al voto, con che faccia , proverete a chiedere il voto? A si, vero con la solita 🤡🤡🤡, politicamente parlando.

Il Preciso

11 mesi fa

Azioni giudiziarie immediate oltre a quelle politiche; in caso contrario disertare le prossime elezioni.

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