politica

San Matteo, J'accuse del City Forum

 

Il portavoce Leonello Spitella contro l'ipocrisia della Regione. "Solidarietà politica ricevuta da tutti tranne che da Fratelli d'Italia e Lega"

 

Riceviamo e pubblichiamo dallo Spoleto City Forum:

Indispensabili alcuni chiarimenti da parte dello Spoleto City Forum, che riunisce 56 associazioni libere da ogni pregiudizio politico che a fatti, e non a parole, tuteli il presente ed il futuro dello Spoletino e della Valnerina e, pertanto, dell'Ospedale DEA e punto nascita “San Matteo”, senza i quali è lo stesso territorio a perdere vita e identità. Pertanto nei mesi passati abbiamo polemizzato con il Sindaco Sisti, la sua Amministrazione e gran parte del Consiglio Comunale per la loro inconcepibile e sospetta inerzia di fronte allo smantellamento dei reparti ospedalieri e l'elaborazione di un vergognoso “Progetto Terzo Polo Foligno-Spoleto”, che riduce letteralmente l'Ospedale di Spoleto a un presidio poliambulatoriale e istituto geriatrico, il contrario di un Ospedale per acuti.

Con lo stesso spirito, lo Spoleto City Forum è stato e sarà a fianco del Sindaco e della sua Amministrazione e dei consiglieri comunali di ogni gruppo nel momento in cui, come nei giorni scorsi, danno voce ufficiale al popolo e alle donne di Spoleto e Valnerina esigendo, con decisione forte e chiara, il ripristino di tutta l'area materno-infantile e di tutti i settori qualificanti di un Ospedale dell'EMERGENZA URGENZA. Se i politici locali non faranno inversione di rotta, con loro terremo manifestazioni, comporremo delegazioni, firmeremo documenti.

Apprezziamo la solidarietà incontrata in questa fase locale, oltre che da talune sigle sindacali, dai consiglieri comunali di tutto l’arco costituzionale eccetto i gruppi di FdI e Lega, sperando che si uniscano a questa coesione cittadina. Così come abbiamo accolto favorevolmente la produzione di atti di interpello e mozioni degli Onorevoli Mulè (F.I.) e Pavanelli (M5S) e del consigliere De Luca (M5S). Quanto alla Regione, l'Assessore Coletto non è autorizzato a mentire per il fatto che è un paracadutato politico in Umbria, completamente estraneo agli interessi del territorio. Ha parlato falsamente di “sterili polemiche”, affermando che la chiusura del Punto Nascita è imposta da una legge nazionale. Tutti e cinque i Punti Nascita dei DEA di 1° livello dell'Umbria operano in deroga rispetto ai 1000 parti annui. Spoleto, rispetto al parametro orientativo di 500 parti adottato dall'Umbria, ha registrato 498 e 505 parti nei due anni precedenti alla insensata covidizzazione, superiori a quelli dei Punti Nascita di altre città Umbre che per loro fortuna non risultano disattivati. Inoltre, Spoleto e Valnerina avevano e hanno diritto a”doppia deroga” ai sensi del D.L. 189/2016 essendo epicentro dell'area terremotata.

In spregio di tutto questo, Regione ed ASL si sono fatte dare parere avverso dalla commissione ministeriale con una relazione reticente, tendenziosa e con dei dati decurtati. Il massimo dell'ipocrisia, sulla pelle delle popolazioni e delle donne partorienti. Purtroppo l'arroganza dell'Assessore Coletto è avallata dalla Presidente Tesei, la quale invece dovrebbe conoscere bene il territorio ed aveva impegnato la sua parola d'onore per il ripristino, appena cessata l'emergenza epidermica, di “tutti i reparti e servizi, nessuno escluso, nell'Ospedale di Spoleto, come prima e meglio di prima” (testuale). Ora Lei è tenuta in prima persona a rispettare l'impegno, perché la Regione è sovrana in materia e non si può trincerare dietro nessun provocato parere Ministeriale, né dietro le diverse volontà di professionisti e direttori interessati alle loro personali carriere e gratifiche maggiorate.

Dunque nessuna pregiudiziale politica: il City Forum contestò alle precedenti Giunte Regionali di sinistra di aver depotenziato il San Matteo per dare più corpo al San Giovanni di Foligno; ora contesta alla giunta Tesei di aver disastrato l'Ospedale di Spoleto in 24 ore con l'ordinanza Covid dell'Ottobre 2020 e di non volerlo restituire alla Città.

Pertanto, invece di far parlare contro Spoleto e Valnerina i direttori D'Angelo e De Fino, o far balbettare i pretesti al dottor Scarpelli, nominato direttore sanitario a tempo per smontare Spoleto pezzo per pezzo, letto per letto, si chiede alla Presidente Tesei di rimettersi in sintonia con la gente e riconsegnare i Reparti DEA al San Matteo, rimediando, seppur tardivamente al grave insulto che sta subendo Spoleto: il danno più grave che, nelle sue competenze, una Regione può fare ad una delle sue principali città.



I commenti dei nostri lettori

Diogene

1 anno fa

Per " XXX " : Spero che almeno Lei abbia capito cosa intendeva dire con il Suo commento . Io , sinceramente , tra : dimissioni , elezioni , comportamenti e partiti vari non sono riuscito a trovare un nesso logico .

XXX

1 anno fa

Si deve andare ad elezioni anticipate a Spoleto e poi vediamo. Intanto sarebbe opportuno che i Consiglieri appartenenti ai partiti della opposizione ( non Lega e Fratelli d'Italia) presentino le dimissioni insieme a quelli dei 5stelle, così vediamo cosa fà il PD Spoletino nei confronti del PD Regionale o Nazionale. Nel contempo vedremo anche il comportamento della Lega e Fratelli d'Italia a Spoleto, quando dovranno chiedere i voti per il rinnovo del Consiglio a Spoleto. Inoltre sarebbe un buon termometro per le imminenti Elezioni Regionali.

Teodelapio

1 anno fa

Vanno scardinati gli interessi personali e i meri interessi tutti elettorali di taluni che, come credo oramai a Spoleto si sa molto bene, hanno specifici nomi e cognomi.

L'arma segreta vincente.

1 anno fa

Anziché continuare a fornire delle armi all'Ucraina, bisognerebbe mandargli per un certo periodo la Presidente dell'Umbria Signora Tesei. Visto come "ha disastrato in 24 ore l'ospedale di Spoleto con l'ordinanza covid del 2020", è quasi sicuro che in poco tempo vincerebbe la guerra.

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