politica
Spoleto a difesa dell'ospedale
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Spoleto a difesa dell'ospedale
Oggi il presidio a tutela del San Matteo degli Infermi. Il consigliere Bececco: 'La battaglia sarà più incisiva che mai'
Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comuale di "Spoleto Futura" Maria Elena Bececco rguardante il presidio a tutela dell'ospedale svoltosi nella mattinata odierna.
"Sarà troppo tardi per ravvedersi e battere finalmente i pugni per il nostro Ospedale? Solo questa mattina, alla vigilia dello smantellamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia e la chiusura di Pediatria, il Sindaco di Spoleto, indossando la fascia tricolore, ha diffidato la Usl a portare via qualsiasi cosa dall’Ospedale di Spoleto definendola 'una rapina'.
Infatti oggi, nelle prime ore del pomeriggio, sarebbe dovuto iniziare il trasferimento a Foligno di tutte le attrezzature presenti nelle sale parto di Spoleto, per trasformare il reparto di Ostetricia e Ginecologia in Ortopedia rendendo così irreversibile questa decisione ed impossibile di conseguenza il ritorno del Punto Nascite a Spoleto, oltre alla chiusura del reparto di Pediatria. Decisioni prese senza informare ed ascoltare la Città, senza che il progetto del Terzo Polo abbia ancora alcun parere favorevole, neanche dal Ministero.
Ovviamente Spoleto Futura, pur essendo all’opposizione di questa amministrazione ma essendosi sempre battuta per l’Ospedale di Spoleto, ha ritenuto doveroso e necessario supportare il Sindaco in questa iniziativa, anche se tardiva, ma che lancia un messaggio chiaro e forte: la Città di Spoleto non è disposta a perdere il proprio Ospedale, non è disposta a perdere il suo Punto Nascita, non è disposta a vedersi portare il via il suo futuro, la sua identità.
D’altronde tutto il Consiglio Comunale, pur non essendo oggi al completo, nel Dicembre 2021 aveva votato all’unanimità una mozione che impegnava il Sindaco a fare tutte le azioni necessarie per far si che l’Ospedale di Spoleto riavesse tutti i servizi ante covid, oltre a porre l’accento sull’importanza della medicina territoriale.
A questo punto, in ogni caso, la battaglia per il ripristino del nostro Ospedale deve essere più incisiva che mai e già è stata indetta una manifestazione per Sabato 23 Settembre alla quale mi auguro parteciperanno tutti i cittadini di Spoleto e che li veda tutti riuniti sotto una e una sola bandiera che è il Gonfalone della Città di Spoleto, perché le battaglie così importanti devono essere combattute da tutti, senza distinguo di bandiere politiche, ma solo per il bene della propria Città".
I commenti dei nostri lettori
Dal Miglio Carlo Augusto in rappresentanza dell'Unitre Spoleto
1 anno fa
Sono un cittadino di "altri tempi" nei quali si rispettavano le promesse fatte. Si arrivava anche alle dimissioni o al suicidio se quanto affermato veniva clamorosamente dimenticato. Ci troviamo di fronte a dichiarazioni fatte e confermate e registrate di una Presidente di Regione che ha disatteso quanto detto e proditoriamente marcia nella direzione che tutti gli spoletini avevano intuito da tempo. La presa di posizione attualmente del Sindaco di Spoleto, anche se tardiva deve ricevere il sostegno di tutti gli spoletini di qualsiasi idea politica siano. Sono bugie le scuse delle regole Ministeriali, tanto è vero che allora molte località Umbre dovrebbero rinunciare ai loro presidi sanitari. Spoleto per l'orografia del suo Comune e per la convergenza su di essa della Val Nerina ha tutte le carte in regola per avere, se necessario autorizzazioni speciali. Centro culturale e turistico qual'è non può presentarsi con un Ospedale che non sia all'altezza del suo ruolo. Non parliamo dei problemi che si sono già creati con conseguenze spiacevoli. Aspetto uno scatto di onestà intellettuale da parte della Presidente della Regione che non rinneghi ciò che aveva promesso e affronti il problema in sede politica e non con il paravento dei costi, del bilancio e delle regole ministeriali.
"Ciapa on saa, pica la porta". "Ven chi Ninetta sotto l'ombrelin".
1 anno fa
Anche se i volti dei cittadini che compaiono sulla foto non hanno certamente l'aspetto dei Tupamaros, confido molto nella loro unione e nella loro convinzione per difendere l'ospedale della città. Speriamo che essi non si dileguano alle prime difficoltà, alla prima reazione dell'avversario. I veri combattenti sono i "guerrieri" che non mollano mai, che combattono fino alla fine. E la fine, un questo caso, consiste nel riottenere il proprio ospedale tale e quale com'era prima del Covid. Anzi, in alcuni settori possibilmente migliorato. L'emblema di questa battaglia lo immagino così: "Tesei messa contro Spoleto e Spoleto reagirà come contro il Terremoto". Ossia, tremerà, soffrirà, ma non si farà smantellerete il suo ospedale!
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