politica
Ospedale, chiude anche Pediatria
politica
Ospedale, chiude anche Pediatria
L'annuncio del Movimento 5 Stelle che attacca frontalmente Tesei: 'Inspiegabile accanimento contro il territorio spoletino e la Valnerina'
“Dopo il Punto Nascita, a Spoleto chiude anche il reparto di Pediatria”. Ad annunciarlo sono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca (consigliere regionale e coordinatore M5S Umbria), Samuele Bonanni (capogruppo in consiglio comunale), Enrico Morganti (consigliere comunale), Agnese Protasi (assessora all’Ambiente) e Emma Pavanelli (deputata M5S e capogruppo in commissione Attività Produttive). “La scelta definitiva della giunta Tesei non ci stupisce, ma certo ci disgusta. In attesa dell'annunciato Terzo polo ospedaliero, al San Matteo degli Infermi quindi si farà solo attività ambulatoriale mentre le due sale operatorie di Ginecologia e Ostetricia verranno utilizzate per Ortopedia. Quanto si legge nell'avviso pubblicato dalla Usl Umbria 2 conferma l'ennesimo smantellamento della sanità pubblica”.
“Di fronte alla cecità della giunta Tesei non è bastato portare i dati relativi al Punto Nascita, non sono servite le mozioni votate per chiedere la deroga al DM 70 per le zone colpite dal terremoto, non è bastato portare i cittadini in piazza a chiedere che venga tutelato il loro diritto alla salute. Tutto questo per realizzare un Terzo polo ospedaliero tra Spoleto-Foligno-Valnerina senza nemmeno il responso del Ministero della Sanità che dopo nove mesi deve ancora arrivare".
“Inascoltata è rimasta la lettera del sindaco Andrea Sisti, così come disatteso è stato il documento programmatico condiviso con i tecnici della commissione da cui è partito proprio il progetto del Terzo polo ospedaliero. Totalmente messo da parte il lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle sulle incongruenze numeriche e le inesattezze geografiche all'interno della richiesta di deroga per il mantenimento del Punto Nascita di Spoleto che ha inevitabilmente subito una bocciatura (anche se consultiva) proprio dal comitato del Ministero. Disattese inoltre le due mozioni, una comunale e l'altra regionale votata all'unanimità, per la revisione dei parametri del DM 70 sugli standard qualitativi di assistenza ospedaliera e l'utilizzo di deroghe per le regioni coinvolte nel sisma del 2016, di cui soltanto l'Umbria non ha mai usufruito. Possiamo poi citare il documento della IV Commissione consiliare a Spoleto del dicembre 2021 e la modifica nel DEFR 2022 promossa da Thomas De Luca in assemblea regionale. Nella prima si chiedeva, dopo voto unanime del consiglio, la riapertura di specifici servizi tra cui il Punto Nascita. Nella seconda la giunta regionale si impegnava, sempre dopo voto unanime, alla sua riattivazione entro giugno 2022. Entrambi i documenti non sono stati presi assolutamente in considerazione”.
“Insomma, Tesei e Coletto, per non parlare della stessa Usl Umbria 2, non hanno mai ascoltato nessuna richiesta e proposta presentata da cittadini o istituzioni e continuano ad andare avanti per la loro strada, disattendendo anche gli impegni presi da loro stessi. Ricordiamo che l'ospedale di Spoleto sarebbe dovuto tornare "come prima, anzi meglio di prima" dopo l'emergenza Covid. Una strada che porta al piano di privatizzazione della sanità e al depauperamento non soltanto dell'ospedale San Matteo degli Infermi, ma di tutto il territorio dello Spoletino e della Valnerina, martoriato definitivamente con la trasformazione nel 2020 dell'intero nosocomio in ospedale Covid. Attendiamo comunque la risposta alla nostra interrogazione regionale di qualche giorno fa proprio su questi temi e sul parere ministeriale riguardo l'intero progetto del Terzo polo ospedaliero. Tesei e Coletto, insieme alla dirigenza dell'Usl, dovranno assumersi le responsabilità delle loro scelte in ambito sanitario. Scelte per le quali il Movimento 5 Stelle umbro, ad ogni livello istituzionale, esprime da sempre il suo totale disappunto”.
I commenti dei nostri lettori
gianni angelini
1 anno fa
Ecco amici della destra ora sarete contenti
Simone T.
1 anno fa
Non si riesce a far funzionare bene la Sanità in Umbria? Si smantella l'ospedale di Spoleto. Non si riesce a far funzionare bene la Giustizia in Umbria? Si prevede di ripristinare tutti gli altri Uffici in Umbria, ma non di potenziare il Tribunale di Spoleto. Gli edifici scolastici in Umbria devono essere migliorati o ricostruiti? Si fa dappertutto, ma a Spoleto si lasciano in condizioni pietose. Si distribuiscono corsi universitari nelle varie città dell'Umbria, perché ne conseguono notevoli benefici economici e sociali? Bene, ma a Spoleto niente (se non vaghe promesse di corsi di nicchia). La cosa peggiore comunque, secondo me, è la chiusura del punto nascita: nessuno sarà più "nata/o a Spoleto", e questo non è solo un aspetto simbolico ma ha il suo grande peso su tutto il resto.
@Roberto Ranucci
1 anno fa
Roberto, se ben noti, tutte le note stampa e i comunicati sono firmati da me, Enrico Morganti, Agnese Protasi. Abbiamo sempre partecipato uniti a tutti i livelli come Movimento ad ogni azione, istituzionale e non, per la difesa del nostro ospedale.
Roberto Ranucci
1 anno fa
L'unica forza politica che ha preso posizione al riguardo. Ma una domanda sorge spontanea; i due consiglieri comunali e l'assessore del comune di Spoleto sono d'accordo visto che, insieme alla maggioranza di cui fanno parte,rimangono silenziosi senza pronunciarsi al riguardo?????
"Il silenzio degli innocenti"
1 anno fa
In merito a quello che sta succedendo e a quanto si prevede che dovrà ancora succedere all'ospedale Spoletino, il silenzio del Sindaco e del suo staff fa si che alla Regione fa molto comodo avere in questo comune una simile amministrazione. Maggioranza e opposizione...Bravi tutti! Colpa di tutti = colpa di nessuno!
XXX
1 anno fa
Perchè i Consiglieri dei 5 Stelle di Spoleto non si dimettono come forma di protesta per l'Ospedale di Spoleto?
Teodelapio
1 anno fa
A mio personale modo di vedere e di considerare le cose, c'è uno specifico "conto" che Tesei (con Coletto), fanno secondo un mero calcolo territoriale-elettorale. Ed è molto semplice, perchè diversamente un tale accanimento non si giustifica veramente, ed è il fatto che Foligno ha praticamente una giunta fotocopia a quella regionale con un numero di votanti, anche a livello comprensoriale, ben superiore a quelli di Spoleto e anche di una buona parte della Valnerina. Ed evidentemente, anche quei rappresentanti nel territorio spoletino che sono in linea con loro (con Tesei e Coletto), ma all'opposizione nel comune o nei comuni, non sono assolutamente presi in considerazione. E a proposito di tutto questo, rispetto alla compiacenza di linea politica e/o di appartenenza c'è, sul piano degli equilibri e degli squilibri di potere del centro destra regionale, un cosiddetto "convitato di pietra" che, pur essendo spoletino e... udite udite, anche membro della commissione sanità a livello nazionale..., non mi pare che si sia mai espresso o abbia detto una parola sola su tutta questa vicenda. Perchè??? Perchè qualcosa che "non torna", è chiaro che c'è!
Dì la tua! Inserisci un commento.