cronaca
Tribunale in piena crisi
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Tribunale in piena crisi
Un reportage de 'La Stampa' ha fatto luce sulle numerose criticità che affliggono il polo: 'Il Ministero ha sbagliato del tutto i conti e non ha previsto forze adeguate ai compiti'
Da polo giudiziario fondamentale dell’Umbria centrale a struttura al collasso. È la triste parabola del Tribunale di Spoleto, fotografata da un recente reportage effettuato da La Stampa. “Assorbì le competenze di Todi e Foligno. Da 80mila a 217mila cittadini serviti. Peccato che contestualmente non abbiano adeguato le piante organiche, però. Chi lavorava a Todi e Foligno fu spostato a Perugia”. Il problema, però, è che nel frattempo le criticità sono aumentate in maniera esponenziale.
“Su 19 assistenti previsti in pianta organica, ce ne sono 8 in servizio. Su 7 ausiliari previsti, sono appena in due”. Mancano, inoltre, i cancellieri. Ma non solo. “Siccome poi i magistrati sono troppo pochi – si legge ancora -, a Spoleto si va avanti ancora con le sezioni promiscue. A seconda dei giorni, gli stessi giudici fanno il civile o il penale. Alla faccia della specializzazione. Si accumulano ritardi nel trasferimento dei fascicoli dal primo grado all’Appello”. Il Ministero, quindi, “ha sbagliato del tutto i conti e non ha previsto forze adeguate ai compiti”. Al punto da creare un “vero disastro di prossimità”.
I commenti dei nostri lettori
Giuliano Maria Mastroforti
5 mesi fa
Ho vissuto per circa vent'anni a Spoleto (di giorno) ma di notte tornavo a casa a Perugia (pendolare di lusso). Quando iniziai il mio lavoro, i miei colleghi ed amici mi dissero: che culo, è un po' lontana (150 km ogni giorno tra andare e tornare....), ma vai a fare il Dirigente di un Comune che è uno tra i più "vispi" dell'Umbria....Festival, Industrie, Caserme, Scuole di Polizia, Aziende Nazionali, Ferrovia, Ospedale, infrastrutture di collegamento con il resto del mondo...certo, gli Spoletini sono un po'.... così, perchè ancora si sentono Capitale dell'Umbria, ma che ce voi fa'... ti ci abitui presto. Ed era vero. Ebbene ora vedo con vero e sicero dispiacere che, anche se non fa la rima, Spoleto e Carciofo ...Spolofo...Carcefo.. questa Città (?) -poichè la maggior parte degli Spoletini abita nel territorio del Comune, e non nella Città Storica o Periferia- viene mano a mano spogliata di tutte le funzioni,come appunto le foglie del carciofo, dei servizi, delle infrastrutture e delle attività che dovrebbero connotare una CITTA'degna di questo nome. Lo dico con estrema tristezza, perchè ogniqualvolta che -spesso- sono a Spoleto, la vedo sempre più ripiegata su se' stessa... non la riconosco più, a distanza di vent'anni. Scusatemi lo sfogo, ma è stato dettato solo per affetto.
Cos'è che in questa città non è in crisi?!
5 mesi fa
Facendoci caso, tutto quello che per Spoleto rappresentava un motivo di orgoglio via via sta scomparendo. La stanno spogliando di tutti i vestiti più appariscenti che aveva, lasciandogli per pietà solo qualche paio di mutande e qualche pannolone. Questo rapido declino, dopo il settore industriale e l'arte tipografica, ora sta toccando l'ospedale e anche il tribunale. Sperando che la colpa non sia tutta dei politici che l'hanno amministrata e che la stanno amministrando, c'è da chiedersi a quale cavolo di sortilegio malefico è sottoposta la città. Fatto è che se il Sindaco e l'Amministrazione Comunale non si daranno subito da fare, magari coinvolgendo anche al Vescovo per farsi mandare un esorcista, qui si va a finire che tra poco i cittadini di Spoleto si ritroveranno proiettati nella preistoria, a cacciare i cinghiali con le clave per poter vivere.
OPEN YOUR EYES
5 mesi fa
più o meno è il metodo Ospedale. L'Ospedale c'è ma non mandiamo i dottori...e qui è uguale. Magari Sindaco e politici spoletini tutti, agite in tempo stavolta, e non a riorganizzazioni fatte.
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