cronaca

Poreta, si lavora a una soluzione

 

Ipotesi di accordo pubblico-privato per evitare altri scempi paesaggistici. Nel frattempo il ricorso al Tar è iscritto a ruolo. Le parole del sindaco Sisti a Spoletonline

 

Potrebbe schiarirsi a breve il cielo sopra Poreta, ameno borgo spoletino interessato dall’apertura di un impianto di trattamento delle macerie inerti, provenienti anche dalle zone colpite dal sisma del 2016. Mentre il ricorso al Tar presentato dai residenti, riunitisi in comitato, risulta regolarmente iscritto a ruolo – a maggio dovrebbe tenersi l’udienza –, l’amministrazione comunale sta lavorando di cesello per far incontrare interessi diversi, allo scopo di trovare un accordo che soddisfi imprenditori e collettività.

La soluzione proposta dall’amministrazione pubblica, sulla quale ha lavorato personalmente il sindaco Andrea Sisti, prevede un accordo fra l’impresa titolare dell’impianto e i proprietari di due cave presenti nella zona. In base a tale accordo gli inerti, che vanno depositati a 40 metri di profondità nel terreno, andrebbero conferiti nelle due cave preesistenti, senza necessità di ulteriori scavi e, di conseguenza, senza ulteriori sacrifici richiesti a un territorio che ha già sopportato, in passato, lo scempio dell’ippodromo di Poreta, che ancora grida vendetta.

“Ritengo che sia compito dell’amministrazione pubblica – dichiara a Spoletonline il sindaco Sisti – cercare di mettere a sistema tutte le varie sensibilità e i legittimi interessi di chi vive un territorio. Confido che le imprese coinvolte troveranno l’accordo migliore, in grado di soddisfare le legittime aspettative di tutti e, al contempo, di preservare il paesaggio di Poreta. Noi stiamo già facendo la nostra parte e continueremo a farla”.

Da quanto trapela, entro i primi di maggio si dovrebbero conoscere maggiori dettagli della proposta pubblico-privata, che potrebbe incontrare o meno il placet del comitato. In caso di diniego, si proseguirà sulla strada del ricorso.



I commenti dei nostri lettori

valeria

1 anno fa

è da vomito fare questo schifo in una bella vallata!!!! che schifo a chi ha dato l'autorizzazione!!!!!

Nostradamus

1 anno fa

😂😂🤣🤣🤣🤣😂😂😂🤣🤣🤣

XXX

1 anno fa

Ma perchè non è stato scelto FOLIGNO o la Cava nascosta sotto Trevi?

Cittadino scrupoloso

1 anno fa

Visto che "si lavora per trovare una soluzione", mi immagino quanta fatica dovrà affrontare chi si occuperà di fare il bucato per lavare i panni intrisi di sudore di chi è chiamato a risolvere la questione.

Giorgio

1 anno fa

Mi auguro che si trovi una soluzione efficace. Dobbiamo metterci in testa che il paesaggio di luoghi unici come Poreta sono la principale ricchezza che abbiamo in questo territorio, non possiamo continuare a gettarla al vento per fare cave, centri commerciali e urbanizzazione selvaggia

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