cultura e spettacolo

Ancora un successo per 'Jumalattaret'

 

Lo spettacolo, andato in scena nel 65esimo Festival dei Due Mondi, ha ricevuto il 'Premio Abbiati 2023' come 'novità per l’Italia'

 

Il Festival dei Due Mondi si aggiudica il premio Abbiati come “novità per l’Italia” dell’anno con Jumalattaret di John Zorn andato in scena al Teatro Romano per Spoleto 65 con Barbara Hannigan voce solista e Stephen Gosling al pianoforte. Ancora un riconoscimento alla programmazione artistica del Festival dei Due Mondi dopo i Gramophone Awards a Barbara Hannigan e alla Budapest Festival Orchestra, questa volta con il più importante premio nazionale in ambito musicale.
 
Il Premio “Franco Abbiati” è conferito ogni anno dall'Associazione nazionale critici musicali, che sceglie le migliori tra produzioni, concerti e iniziative svoltesi nei teatri, nei festival e nelle sale da concerto italiane.

Si è riunita presso la sede milanese degli Amici del Loggione, la commissione della 42a edizione presieduta da Angelo Foletto, e formata dal direttivo dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali – Andrea Estero (presidente), Alessandro Cammarano, Carlo Fiore, Gianluigi Mattietti, Carla Moreni e Stefano Nardelli – e da sette critici eletti dai soci dell’ANCM fra i suoi iscritti (Paolo Petazzi, Roberta Pedrotti, Alessandro Rigolli, Patrizia Luppi, Giancarlo Landini, Gregorio Moppi e Susanna Franchi) per decretare i vincitori del 2022.

Particolare soddisfazione ha manifestato la direttrice artistica Monique Veaute: "Ancora un riconoscimento della qualità artistica della programmazione musicale della scorsa edizione, che in questo caso sottolinea la portata innovativa e l’originalità della proposta. Il Ciclo di John Zorn cantato da Barbara Hannigan al Teatro Romano è stato di grande suggestione per il pubblico che ne ha apprezzato la bellezza musicale ed espressiva, altrettanto ha fatto la critica musicale nel conferirgli questo importante riconoscimento. Sono felice che vada a due artisti con i quali abbiamo un nuovo e originale progetto per il 2024".

Nell’albo d’oro dei premiati, dal 1981, ci sono i direttori Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Daniele Gatti, i registi Luca Ronconi e Graham Vick, i registi-scenografi Pier Luigi Pizzi e Hugo De Ana, i pianisti Radu Lupu e Maurizio Pollini, i cantanti Anna Caterina Antonacci e Samuel Ramey.



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