società

Tempo di bilanci per Nero Norcia

 

Soddisfatto il sindaco Alemanno che annuncia: 'Già al lavoro per l'edizione numero 60'

 

E’ tempo di bilanci. Mentre il Marzo Benedettino volge al termine, la 59esima edizione di Nero Norcia 2023 – Mostra Mercato del Tartufo Nero pregiato e dei prodotti tipici della Valnerina – sì è conclusa. Il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno traccia un bilancio della manifestazione e, nell’avviare formalmente l’organizzazione dell’edizione 2024, non si sottrae alle questioni che da tempo e nel merito, alimentano il dibattito cittadino. “Siamo molto soddisfatti – dice il Sindaco - dell’esito di questa edizione di Nero Norcia che insieme alle celebrazioni per San Benedetto, il Venerdì Santo, la Fioritura, l’Estate Nursina ed il Natale rappresentano il panel principale degli eventi attraverso i quali, con temi e modalità diverse, la città si promuove in Italia e nel Mondo”. “Un giudizio compiuto deve sempre essere espresso in termini relativi e non assoluti. E’ innegabile – continua il primo cittadino – come il complesso ed articolato sistema economico della nostra città abbia reagito, molto meglio di altri, ai terribili colpi inferti dal terremoto e dalla pandemia. Tutti i dati macroeconomici ci incoraggiano a proseguire sulla strada tracciata, a continuare a promuovere la nostra città in ogni occasione importante che ci viene concessa, approfittando del calore e dell’affetto che da ogni parte ci viene ancora riservato”.

Il Sindaco passa poi in esame Nero Norcia: “La collaborazione avviata in via embrionale e sperimentale con Umbria Fiere ha funzionato. Tutta la loro struttura ha interpretato in modo sfidante gli obiettivi posti, aiutandoci nel poco tempo a disposizione e dopo anni difficili, a riallestire un buon parterre di espositori nel centro storico della città. Così è stato anche per IKTOME, il partner istituzionale della comunicazione che si è anche occupato della prima edizione degli Show Cooking che hanno registrato il tutto esaurito per ogni evento. Il coinvolgimento dei nostri giovani e’ poi stato un grande successo. I ragazzi di Quintessenza hanno avuto un loro spazio, hanno potuto dare libero sfogo alla loro creatività, organizzando momenti di festa, gioco e confronto sui temi della condizione giovanile nella nostra città. Un successo appunto, da incoraggiare e ripetere. Anche i momenti di confronto istituzionale, i seminari ed i convegni, alcuni volutamente “spostati” nei giorni infrasettimanali della manifestazione, hanno registrato un’alta partecipazione ed un elevato indice di gradimento, ad iniziare dalla presentazione dell’idea di candidatura a Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, per continuare con i lavori del GAL sulla programmazione 23/27, quelli del Parco Nazionale dei Monti sibillini sull’importanza della salvaguardia della Biodiversità dei nostri territori, fino all’immancabile punto della situazione dell’Associazione Tartuficoltori. Sono quindi state giornate intense, ricche di eventi di intrattenimento, con molte presenze anche nelle giornate del primo week end, quando le condizioni meteo non ci hanno assistito. Come sempre accade in queste situazioni abbiamo registrato le criticità da superare sulle quali siamo già al lavoro per il prossimo anno. Tra le principali, il coinvolgimento diretto dei nostri produttori”. Su questo aspetto, importantissimo per il futuro, l’amministrazione è impegnata in una discussione e confronto che dura da tempo”. 

“La Città è cambiata, i mercati sono cambiati e quindi anche le priorità delle nostre grandi aziende. E’ appunto con loro che è necessario trovare una giusta sintesi delle diverse esigenze. “Le piramidi di prosciutti in Castellina – continua il Sindaco - che qualcuno evocava nei giorni scorsi, appartengono ad un passato a cui siamo tutti molto affezionati, ma che non c’è più. Oggi, per buona fortuna, Norcia è un Brand che funziona; le aziende hanno una dimensione diversa, c’è una norcineria ogni 20 mt, i nostri imprenditori investono molto in promozione ed il Comune è onnipresente ovunque vi sia un’opportunità da cogliere per dare visibilità al territorio. E’ quindi necessario disporre di un diverso approccio e progettualità, differenziare le azioni per gamma di prodotto / produttore (per il tartufo occorre fare alcune scelte, per i prodotti della norcineria altre ed altre ancora per formaggi, cereali, trote, miele e marmellate, cioccolata, ecc.). Tutte devono avere un comune denominatore: la Qualità con la Q maiuscola. Se non vi è più quindi interesse primario delle nostre grandi aziende a partecipare nei modi tradizionali va salvaguardata però la necessità che i nostri prodotti / produttori non recidano il legame con il territorio, la cui filiera di riferimento continua ad essere Turismo / Ambiente / Cultura /Agricoltura / Gastronomia".

“Questa pensiamo debba essere la sfida che deve raccogliere la sessantesima edizione di Nero Norcia, di cui quest’anno solo in modo embrionale abbiamo potuto vedere alcune particolarità. Immaginiamo i nostri produttori presenti magari in modo diverso, al fianco dei nostri Chef e di Chef stellati per esempio, presentare le loro produzioni, le caratteristiche dei loro prodotti (come hanno fatto in modo eccellente quest’anno le due aziende di norcineria e cioccolateria a Palazzo Battaglia e negli altri contesti dove sono stati coinvolti), aprire alle visite le loro aziende, e molto altro ancora. Immaginiamo i commercianti allestire spazi curati esterni ai loro negozi di norcineria, e quelli di tutti le altre categorie merceologiche imbandire le vetrine esaltando anch’essi le nostre tipicità; i ristoranti offrire menù dedicati e…. molto, molto altro ancora per far si che i visitatori possano essere coinvolti in un contesto in cui immergersi, che si racconti attraverso le sue tradizioni e che consenta di vivere “un’esperienza totalizzante”.

Gli stand del centro “dovrebbero rappresentare il contesto sia del mondo del tartufo che dei nostri produttori/venditori di eccellenze, intorno ai quali organizzare l’esposizione dei prodotti Umbri e Nazionali, ricercando le tipicità di tutte le regioni italiane (quest’anno erano 14). Sarà poi necessario riempire di ulteriori contenuti le giornate infrasettimanali anche grazie ai circuiti di cui la città fa parte (Città del Tartufo, Città Slow, Borghi più Belli d’Italia, Spighe Verdi, ecc.) ed arricchire l’offerta di presentazione delle nostre produzioni artigianali insieme al sempre necessario intrattenimento”.

“Tutto ciò però, per poter essere realizzato al meglio – conclude Alemanno - , ha bisogno del contributo di tutti. Noi siamo già al lavoro per la 60° Edizione. Chiunque abbia proposte ora sa che questo è il momento di farsi avanti. Noi siamo a disposizione delle nostre aziende per incontri “be to be” e terremo anche pubbliche riunioni per raccogliere le indicazioni di chiunque vorrà liberamente offrire il proprio contributo. Proviamo a passare dalla fase della critica “post” alla fase della proposta “pre”. Ancora una volta tutti insieme potremo offrire un buon contributo alla nostra comunità”.



I commenti dei nostri lettori

Non è presente alcun commento. Commenta per primo questo articolo!

Dì la tua! Inserisci un commento.







Disclaimer
Ogni commento rappresenta il personale punto di vista del rispettivo autore, il quale è responsabile del suo contenuto.
Spoletonline confida nel senso di civiltà dei lettori per autoregolamentare i propri comportamenti e si riserva il diritto di modificare o non pubblicare qualsivoglia contenuto che manifesti toni o espressioni volgari, o l'esplicita intenzione di offendere e/o diffamare l'autore dell'articolo o terzi.
I commenti scritti su Spoletonline vengono registrati e mantenuti per un periodo indeterminato, comprensivi dei dettagli dell'utente che ha scritto (Ip, email ecc ecc). In caso di indagini giudiziarie, la proprietà di Spoletonline non potrà esimersi dal fornire i dettagli del caso all'autorità competente che ne faccia richiesta.