società
Se c'è la volontà i medici si trovano
società
Se c'è la volontà i medici si trovano
La Usl Umbria 2 e la Giunta regionale non si debbono trincerare dietro false giustificazioni. Per altre strutture sono state attuate modalità alternative ai concorsi
Per il ripristino dei Reparti dell'Ospedale di Spoleto la USL e la Giunta Regionale non si debbono trincerare dietro false giustificazioni. Ci ripetono che quanto hanno chiuso più di due anni fa, con il pretesto occasionale del Covid, non può essere riaperto per "mancanza di personale". Si dice: gli Avvisi vengono banditi, i voncorsi vengono espletati ma, al dunque, nessuno dei sanitari accetta di venire a Spoleto. E, di conseguenza, il Direttore De Fino allarga le braccia: noi, cari spoletini, abbiamo fatto quanto potevamo, ma i medici non ci sono. E' un pretesto che non regge.
Innanzi tutto, come da parola solenne della Presidente Tesei non mantenuta, era sufficiente, nel primo impatto, reintegrare "paro paro" quello che c'era prima dell'infausta Covidizzazione. Carente o meno, infatti, c'era, nel SanMatteo, un organico che ne assicurava il funzionamento, a partire dal Punto Nascita e dalla Cardiologia. E' ovvio che se mandi altrove i sanitari e poi non li restituisci, è ridicolo dire che...mancano.
Secondo. Se la ASL e la Regione intenzionalmente screditano l'Ospedale, dichiarando e facendo intendere che esso è precario e che è in progetto la sua riduzione a Struttura di prestazioni geriatriche e ambulatoriali (come da Progetto "Terzo Polo"), è chiaro che i sanitari evitano questa destinazione. Se cerchi i cardiologi, non garantendo un Reparto di Cardiologia, nessun cardiologo accetterà. Così come non accetterà un Pediatra, un Ortopedico (destinato alla sola attività protesica) o un Chirurgo (per niente allettato dalla prospettiva di un'attività operatoria tutta programmata e di bassa intensità).
Terzo. Quando si vuole, si fa. La nostra USL, per altri Ospedali (ma non ci risulta sia mai avvenuto per il nostro ), attiva diverse modalità alternative:
1) emette ordini di servizio a medici di un certo Ospedale affinché, per determinati periodi, vadano a lavorare in un altro
2) articola orari di servizio in modo da assicurare le coperture dove c’è carenza (è quanto avviene attualmente con i medici dell'Ostetricia Ginecologia spoletina cui il Primario impone dei turni nel Reparto di Foligno, dando ovviamente per scontato che "tanto ormai a Spoleto non servono")
3) stringe convenzioni con altre Strutture ospedaliere, all'occorrenza anche extra regionali
4) attiva contratti libero professionali con sanitari, anche in quiescenza, disposti a tornare in Ospedale.
Tutti questi strumenti qui a Spoleto non sono stati utilizzati. Anzi: alla metà dello scorso anno fu mandato a casa un gruppo di Pediatri libero professionisti con il cui apporto il Reparto Materno Infantile poteva benissimo essere riattivato. Davvero c'è interesse a che il SanMatteo torni ad essere quello che era? La domanda è e resta politica. Si vuole o no onorare l'impegno a riattivare integralmente il sanMatteo? Lo chiediamo alla Tesei, a Coletto, a De Fino ma anche al Sindaco Sisti, visto che egli ha finora avallato le cancellazioni a danno del nostro Ospedale, condividendo le giustificazioni regionali sulla “sicurezza".
Salvo invocare, ma tardivamente, le filiere dell'Emergenza Urgenza, allorché si verificano disgrazie che, ammettiamolo, non era difficile contemplare. Egli scopre solo oggi, con una città totalmente contraria al Progetto "Terzo Polo"come concepito, l'inderogabile necessità di ergersi a difesa di un autentico Presidio DEA con annesso Punto Nascita?
I commenti dei nostri lettori
a che punto siamo
7 giorni fa
..purchè non ci facciano arrivare dall'estero altri medici, dall'argentina come dall'ucraina, magari peggiori dei nostri che, come nell'uso nazista, hanno già dato una bella mano a far morire i pazienti in reparto covid o ad avere invalidità temporanee o permanenti con i 'vaccini'. Fosse per me, l'ospedale e le cliniche tutte potrebbero anche chiudere per sempre che sarebbe meglio per la salute di tutti.
Giuliano
8 giorni fa
Lunedì mattina la mia compagna chiama il 118 per me, avevo delle coliche renali in atto, mi sento di ringraziare tutto il personale sanitario, dal trasporto e a chi mi ha prestato le cure. Unica nota negativa non credo sia possibile dover andare a Foligno per fare una visita urologica dove mi ha richiesto la tac a Spoleto per poi tornare a Foligno per confermare la terapia..... aspettanto 2 ore e 45 minuti per far scrivere: si confermano calcoli renali e si conferma la terapia. L'urologo si è scusato più volte dell'attesa e non credo nemmeno loro si meritino questa situazione. Spoleto merita rispetto e ik potenziamento del polo sanitario!
"Vòlli, e vòlli sempre, e fortissimamente vòlli".
8 giorni fa
L'autore della frase del titolo ci ha insegnato che con la volontà si può fare tutto. Se i componenti della Giunta Regionale né sono privi, allora che rinuncino a fare politica. L'Umbria non ha bisogno di gente così!
Dì la tua! Inserisci un commento.