cronaca

Decesso al PS, l'ira del sindaco Sisti

 

'Dipartimento di Emergenza Urgenza deve essere pienamente operativo. Non sono sopportabili ulteriori ritardi'

 

“La notizia della morte di un paziente colpito da infarto all’ospedale di Spoleto non fa che rimarcare le nostre preoccupazioni circa le difficoltà in cui si continua ad operare al San Matteo degli Infermi”. A parlare è il sindaco Andrea Sisti.

"Qualunque discorso di progetto sulla sanità territoriale non può prescindere dal funzionamento dei servizi di base del nostro nosocomio, e questo significa la piena operatività del Dipartimento di Emergenza Urgenza. Tradotto, per essere ancora più chiari ed evitare ogni ambiguità, per noi vuol dire che i servizi di pronto soccorso, cardiologia e rianimazione, che compongono appunto il dipartimento di emergenza urgenza, devono funzionare, essere il fiore all’occhiello, avere tipologia e numero di personale adeguato.

Nel corso del confronto avuto con i vertici regionali e sanitari il 12 gennaio scorso, in occasione del Consiglio comunale aperto, sono stati presi impegni precisi e su questo non sono sopportabili ulteriori ritardi.

Cerco anche qui di essere più preciso: o in brevissimo tempo la cardiologia tornerà ad essere un servizio adeguato con reparto annesso, oppure questa volta sarò io, in qualità di sindaco, a portare i cittadini di Spoleto in piazza a difesa del diritto alla salute”.



I commenti dei nostri lettori

Francesco

21 giorni fa

Ma se il nostro sindaco, come del resto gli altri sindaci del nostro territorio, si ritenevano il 12 gennaio addirittura soddisfatti all'80 per cento dei provvedimenti della giunta Tesei sul nostro nosocomio, incuranti della folla sotto il palazzo comunale, sono veramente poco credibili le dichiarazioni odierne. Devono sempre accadere fatti tragici come quello accaduto al nostro concittadino per ripensare, ci si augura, la politica sanitaria del nostro territorio invece di prevenire e essere lungimiranti e cauti e non accettare supinamente decisioni deleterie per la nostra città.

elel

21 giorni fa

Ecco il morto: fatto gravissimo, inaudito...!! non è comparabile, ma è senz'altro connesso con l'episodio che ebbi a narrare qualche tempo fa, di un mio amico ricoverato al Pronto Soccorso di Spoleto per blocco urinario, alle 22.30, cui il medico di turno chiese se sapeva del fatto che non ci fosse urologia; gli venne applicato un catetere non funzionante, trovato fortunosamente, perché nessuno sembrava sapere se e dove fossero i cateteri, forse "al piano di sopra"... trasferito a Foligno alle 5.30 del mattino... Vergogna!!!

enzo ercolani

21 giorni fa

da ex direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza desidero precisare al Sindaco Sisti quanto segue: PS, Cardiologia e Rianimazione rappresentano il DEA in quanto essenziali per fronteggiare un'emergenza urgenza che si presenti nel Presidio. Ma le riunioni del DEA erano allargate e vedevano la partecipazione di tutti i settori comunque interessati alla gestione di una situazione critica. La dotazione e la funzionalità di un Ospedale DEA non si riduce pertanto alla sola presenza delle tre strutture dianzi citate, prevedendo anzi tutta quella serie di strutture che sono ben elencate nel Documento deliberato dalla stessa Regione. Il pensare quindi di risolvere il "contenzioso" con la Tesei rivendicando "solo" l'efficienza dei tre cardini del DEA, può essere un passo, ma non deve certamente restare l'unico, per restituire agli spoletini il loro Ospedale.

Indignato

21 giorni fa

ma e' lo stesso sindaco che ho visto zerbinato a gennaio o vivo io in un buco spazio-tempo?

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