politica
Ospedale, la battaglia prosegue
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Ospedale, la battaglia prosegue
I consiglieri Bececco, Cintioli e Piccioni tuonano contro la maggioranza e il sindaco Sisti: 'Quando è chiamato a prendere posizioni forti contro la Regione, cambia argomento'
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei consiglieri Maria Elena Bececco, Giancarlo Cintioli, Paolo Piccioni riguardante l'ospedale.
"In Consiglio Comunale è stata nuovamente bocciata dalla maggioranza la possibilità di discutere la mozione della Quarta Commissione relativa al Terzo Polo con la motivazione che il Sindaco ha consegnato, e a breve si discuterà, una mozione in cui il Sindaco impegna "sè stesso" a chiedere al Miinistero della salute e alla struttura commissariale dell'area del cratere la revisione del DM 70 che riporta i numeri minimi per le realtà ospedaliere.
Bene, potrebbe essere una strada, ma non basta assolutamente! Contemporaneamente il sindaco deve assolutamente imporsi con la Regione per riformulare la costituzione del Terzo Polo Ospedaliero, indicando con chiarezza date e finanziamenti da impegnare anche al fine di un reale abbattimento.delle liste di attesa di una stabilizzazione del personale precario, e dell'assunzione del personale necessario al funzionamento dell'Ospedale di Spoleto.
La mozione del sindaco, cosi come presentata, rischia di far perdere troppo tempo fondamentale in questa particolare situazione. Non ci spieghiamo perché il Sindaco ogni volta che lo si impegna a prendere posizioni forti verso la Regione cerchi sempre di evitare l'argomento, e lo conferma questa sua ultima mozione che non fa minimamente riferimento alla Regione, che gli ricordiamo è l'Ente predisposto alla gestione della Sanità, ma si rivolge al Ministero della Salute. Chiedere la modifica di un decreto ministeriale richiederà tempi lunghi che il nostro Ospedale non può permettersi di attendere.
I commenti dei nostri lettori
XXX
23 giorni fa
CHE VERGOGNA !
Non c'è altra via.
23 giorni fa
Purtroppo, la battaglia intrapresa dai combattenti che figurano sopra, se non sarà supportata dal contributo di altri cittadini influenti, (tra i primi il Sindaco), nonostante il loro valore e la loro tenacia rischia di essere una battaglia destinata ad affievolirsi con il passar del tempo. Oltre ad essere un danno e un'ingiustizia nei confronti dei cittadini che vedono morire le loro speranze di potersi curare in loco, è anche un affronto al prestigio della città e dei cittadini che sanno cosa significa avere un ospedale funzionante in un territorio vasto come quello spoletino e della Val Nerina. Considerando che c'è anche un rapporto personale diretto e profondo tra la salute dei cittadini e il loro stato d'animo dovuto alla lontananza dai loro cari per doversi curare, e che non bisogna sottovalutare le disponibilità finanziarie per poterlo fare. Quindi, se il San Materno viene privato dei suoi servizi essenziali perché coloro che possono influire non intervengono, si può affermare con assoluta franchezza che la politica di questa città ha fallito nel suo compito principale, che è quello di assicurare una sanità accessibile a tutti i cittadini. Con il risultato che i politici della città non sono all'altezza di adempiere al ruolo assegnatogli. Perché non intervenendo non fanno altro che penalizzare soprattutto i cittadini più deboli e più bisognosi, proprio coloro che più degli altri gli hanno creduto, affidandogli la loro speranza e la loro fiducia per il futuro. Tradendo così il loro avvenire, ma al quale si può ancora rimediare. Dove per rimediare si intende interrogare la propria coscienza e agire di conseguenza, dandosi da fare anche arrossendo. Rispettando le promesse fatte ai cittadini senza scuse e senza tentennamenti. Essi vogliono semplicemente notare che nelle intenzioni dei politici della città c'è la ferma volontà di impegnarsi per il San Materno. E, al di là dei risultati che potrebbero ottenere, sarebbero anche disposti a capire. Fino ad ora però no! Questa loro reazione passiva nei confronti dell'ospedale cittadino li disorientano e non la capiscono. Questo loro defilarsi li delude profondamente! Perché è un problema che riguarda il presente e il futuro dove c'è di mezzo la cura della loro salute e di quella dei loro cari. Ed è anche una garanzia per i turisti che frequentano il territorio. Per concludere, prendendo lo spunto dal nome di un noto ospedale lombardo, affinché il Sindaco Sisti e altri politici si impegnino di più per il mantenimento del nostro ospedale gli faccio un invito: "Fatebenefratelli".
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