cronaca

Ex Mattatoio: presentato ufficialmente il progetto di recupero

 

Finanziato con 4.500.000 milioni, ospiterà laboratori per la diagnostica e il restauro e depositi adibiti alla conservazione dei beni culturali a rischio

 

Recupero strutturale e adeguamento sismico per l’ex Mattatoio in via Interna delle Mura. È quanto prevede il progetto preliminare presentato nei giorni scorsi dalla Regione Umbria, in occasione dell’incontro con il gruppo tecnico a cui ha partecipato anche l’assessore alla valorizzazione della rigenerazione identitaria urbana, rurale, produttiva e delle infrastrutture sostenibili Manuela Albertella.

L’intervento, finanziato con le risorse del Fondo Complementare al Pnrr per un importo di € 4.750.000,00, prevede la realizzazione di un deposito temporaneo di ricovero dei beni culturali mobili in emergenza per la loro messa in sicurezza e successivo restauro, con integrazione di attività di diagnostica avanzata su alcune tipologie di beni.

Il progetto si inserisce infatti nell’ambito della protezione e contestuale valorizzazione del patrimonio culturale ad elevato rischio, sulla scia dell’esperienza nata dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Ministero della Cultura (Segretariato Regionale e Soprintendenza ABAP dell’Umbria), l’Università degli Studi di Perugia e il Comune di Spoleto.

Nello specifico l’intervento, per la cui esecuzione sono previsti circa 18 mesi, consentirà di ampliare le funzioni già attivate nel deposito temporaneo di Santo Chiodo di Spoleto, prevedendo però non solo la realizzazione di depositi adibiti alla conservazione dei beni culturali a rischio, ma anche l’allestimento di nuovi laboratori per la diagnostica e il restauro (anche da mettere a disposizione di professionisti e imprese), la creazione di nuovi spazi per l'esposizione delle opere recuperate, la formazione on the job e la realizzazione di studi attrezzati per le tecnologie di rilievo, modellazione e digitalizzazione (anche in previsione di riproduzioni e integrazioni funzionali alla ricollocazione).

“Siamo ancora nella fase della progettazione preliminare – ha dichiarato l’assessore Albertella – ma senza dubbio questo intervento di recupero prospetta finalmente per l’ex Mattatoio una funzionalità chiara, garantendone nei prossimi anni il pieno utilizzo. Tra l’altro si interviene in un ambito, come quello del recupero e del restauro dei beni culturali, dove Spoleto ha maturato un’esperienza senza dubbio di spessore facendone un ulteriore elemento di caratterizzazione e di riconoscibilità”.

L’ex Mattatoio è stato ultimato nel 1838 su progetto dell’architetto Ireneo Aleandri, che a Spoleto realizzò anche il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, la Traversa nazionale interna e il cimitero monumentale.



I commenti dei nostri lettori

Francesco

2 anni fa

Certamente il recupero e la conservazione dei beni culturali è importante per una città come Spoleto. Ma mi pongo due domande da incompetente in materia: 1) Anche se sarà finalmente restaurato uno stabile storico abbandonato da decenni, 4,5 milioni di euro non sono tanti per il recupero di uno spazio così limitato? Ad occhio 700 Mq restaurati, non credo di più, a 6500 euro al Mq non sono una enormità? Se pensiamo che a Spoleto il mercato immobiliare si attesta nella media di 1.200 € al mq con la stessa cifra sarebbe teoricamente possibile avere a disposizione immobili per 3750 mq difficile da riempire con tutti i "beni mobili culturali in emergenza e da restaurare".... 2) Sono stati da poco restaurati tutti gli immobili annessi alla Rocca Albornoziana del quale non conosco la destinazione d'uso ma che dato il sito potrebbero avere la stessa destinazione pensata per l'ex-mattatoio. Con tutti quegli spazi cosa ci facciamo adesso? Mi sembra che quando si tratta di immobili pubblici l'importante sia restaurarli, che è già molto, per poi lasciarli inutilizzati senza tener conto di un discorso economico e di gestione futura. Ma abbiamo i soldi del PNRR! Per Elel: Assessore ai lavori pubblici, Google Translate!

elel

2 anni fa

Chiedo umilmente scusa, ma che significa "assessore alla valorizzazione della rigenerazione identitaria urbana, rurale, produttiva e delle infrastrutture"?

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