le interviste di Sol

'2021 anno di svolta per la Spoleto-Norcia in MTB'. E c'è una 'grossa sorpresa' in arrivo

 

Luca Ministrini, ai microfoni di Spoletonline, parla delle prossime iniziative in programma. 'La Vecchia Ferrovia è ormai un brand conosciuto a livello nazionale, che consentirà a Spoleto di diventare la capitale del Bike District'

 

È un Luca Ministrini praticamente a tutto campo quello che si concede alle domande di Spoletonline alla vigilia di una stagione programmata, come sempre, in modo scrupoloso dal comitato organizzatore da lui presieduto. 

Ma cosa spinge a non mollare la presa nemmeno dopo un 2020 così difficile ed un 2021 con molti punti interrogativi? 

La causa di questo è un peccato originale: prima di tutto io sono un ciclista, amo questo sport e, come tutti i ciclisti, sono un essere strano; uno di quelli che trovano il divertimento nella sofferenza, uno di quelli a cui, per andare da Spoleto a Foligno, non farebbe specie di passare per Gavelli. Il ciclismo è uno sport che è una metafora della vita: se si cade... ci si rialza e si continua. E, del resto, la storia de La SpoletoNorcia in MTB insegna che, se avessimo dovuto mollare per le difficoltà incontrate, non saremmo arrivati nemmeno alla prima edizione... 

Cosa ci dobbiamo aspettare da questo 2021? 

Ritengo che il 2021 sarà un anno di svolta per la manifestazione ma anche per quello che il cicloturismo potrà rappresentare per il territorio. L’evento 2020, uno dei pochi che si è potuto tenere a causa della pandemia, grazie ad un intelligente cambio di format che ne ha permesso l’attuazione, ha dimostrato che La SpoletoNorcia in MTB e la Vecchia Ferrovia sono ormai un brand conosciuto e riconosciuto a livello nazionale. Pure senza l’evento concepito come lo si era sempre conosciuto, abbiamo attirato più di 2000 persone e questo ha fatto sì che vecchi e nuovi sponsor, ma anche le istituzioni, abbiano cominciato a guardarci in modo diverso rispetto al passato. Probabilmente La SpoletoNorcia in MTB oggi è riconosciuta come un evento in grado di fornire un ritorno di immagine, oltre a rappresentare una realtà che sposa un modello di business legato al cicloturismo”. 

È questo il motivo per il quale l’offerta è stata allargata? 

Sì, c’era la necessità di spalmare lungo tutto l’anno gli eventi, ma anche di sfruttare le nuove possibilità che il ciclismo propone. E mi riferisco in particolare modo al “fenomeno Gravel”; c’era anche la voglia di dare centralità ad altre cittadine del territorio che hanno ricchezze da mettere in mostra in tutti gli ambiti: in questo anno i nostri due eventi Gravel vedranno come protagoniste Scheggino e Castel Ritaldi. E in più posso anticiparvi che, in cantiere, c’è una grossa sorpresa, un progetto che sarà svelato nei prossimi giorni. 

Sembra tutto così facile... 

In verità c’è un qualcosa che non siamo stati in grado di far capire: gli eventi sono solo un investimento in promozione territoriale, quanto mai necessario; ma non sono “il” business: quello si deve generare come conseguenza dell’evento e finalmente “destagionalizzare” il turismo. Sono fiducioso, comunque, che riusciremo nell’intento. 

Come state affrontando il tema della sicurezza e dei protocolli an Covid? 

Il ciclismo oggi è uno delle poche attività che si può praticare in virtù dell’individualità che riguarda la tipologia di sport. Ad ogni modo siamo consapevoli che, in questo momento storico, un evento ha assolutamente bisogno di regole per salvaguardare la sicurezza individuale. Difficile ipotizzare quello che succederà a settembre; ci auspichiamo che la situazione sarà migliorata, e non solo per l’evento. Per il momento ci atterremo al rigido protocollo della federazione e, per l’evento Gravel di giugno, rispetteremo tutte le regole necessarie; come già fatto lo scorso ottobre. Siamo tranquilli che ogni partecipante non correrà nessun rischio. 

Come immagini la SpoletoNorcia tra tre anni? 

Domanda difficile oggi, in un periodo storico in cui non siamo in grado di dire cosa saremo in grado di fare tra tre mesi. Oggi La SpoletoNorcia in MTB è un evento di portata nazionale e siamo riusciti a raggiungere questo traguardo solamente con grande forza di volontà e un buon intuito. Questo anno investiremo moltissimo in comunicazione e nell’innalzamento della brand-awareness. Raccoglieremo i frutti di tutto questo lavoro nel medio lungo periodo. La cosa che ci piacerebbe molto è riuscire a farlo diventare un evento internazionale, una sorta di “Eroica” in terra umbra con partecipanti provenienti da tutto il modo. Lì ci sarà l’ulteriore cambio di passo. E, a pensarci bene, più che sapere come sarà l’evento tra tre anni, a me piacerebbe poter dire, tra tre anni o forse prima, che grazie a La SpoletoNorcia in MTB, si sarà sviluppata in Umbria un’economia legata al cicloturismo e allo sport outdoor in generale e che Spoleto sarà la capitale di quel Bike District di cui parliamo dallo scorso settembre. E poi vorremmo restituire un senso a quel nome, SpoletoNorcia: visto che si parla tanto di questi 7 milioni di euro per il completamento del tracciato, speriamo di realizzare il sogno di arrivare in bici a S.Benedetto, partendo da Spoleto, senza interruzioni. Allora sarà indispensabile trovare un gestore in grado di manutenere e valorizzare la Green Way più bella d’Italia. 

Se, domani, dicessero che devi lasciare l’Umbria e dessero carta bianca, dove vorresti organizzare un evento come la SN? 

In realtà, a parte la carta bianca, me lo hanno già chiesto. Ma questo non è il mio lavoro, né per fortuna devo vivere di questo. Tutto quello che ho fatto è stato frutto di tanta passione, insieme ad un gruppo di amici senza i quali non avrei potuto nemmeno spostare un sasso della vecchia ferrovia, per la bicicletta e soprattutto per il proprio territorio. Insomma, non mi ci vedo a farlo altrove, magari per motivi economici. E poi ...di Ferrovia ce n’è una sola! 

Negli ultimi tempi c’è stata un po’ di maretta sui comportamenti tenuti dai turisti sportivi, nel loro approccio con la natura. Voi come rispondete?
Nel 2019 abbiamo iniziato un percorso “plastic free”, partendo dalle insegne, dal materiale consegnato e crediamo che questo possa essere un buon punto di partenza. È chiaro che, alla base, dobbiamo far passare un certo tipo di messaggio: il ciclista pratica questo sport anche per stare a contatto con la natura e viverla al meglio; se lui stesso non la rispetta, cosa si troverà nel futuro? Qualche settimana fa, ad Orvieto, in occasione di una gara agonistica, è stato esplicitamente chiesto ai partecipanti di prestare attenzione ai propri rifiuti per salvaguardare il percorso ed è andato tutto molto bene. A volta basta veramente poco... 

Spoleto si ritrova senza Sindaco. Come sono sta i rapporti con la giunta uscente? 

Sono abituato a guardare oltre e a non rivangare il passato. E, per quanto mi riguarda, “oltre” vuol dire che una città come Spoleto non può farsi mancare un vero e proprio assessore allo sport. Ma anche con delega al turismo e allo sviluppo economico: queste cose sono strettamente connesse. Non voglio, comunque, sottrarmi alla domanda, anche perché è stato sotto gli occhi di tutti che, almeno in principio, i rapporti con il dottor De Augustinis sicuramente non sono stati dei migliori; poi, però, si è trovata la quadra e si è proceduto con una buona sintonia. Del resto un evento come La SpoletoNorcia in MTB (e affini) è una risorsa per il territorio e si attuerebbe un vero suicidio sociale non facilitarlo e appoggiarlo, o peggio ancora ostacolarlo. È  una manifestazione genuina, sostenibile, che promuove l’Umbria e che piace veramente a tutti. Sono sicuro che tutte le amministrazioni che verranno in futuro saranno ben liete di aiutare ed essere parte integrante di questo progetto che può portare solo aspetti positivi a Spoleto e a tutta la Valnerina. La manifestazione rimarrà a disposizione della Città, del territorio e delle Istituzioni che li rappresentano. 

Insomma c’è ancora spazio per rilanciare... 

L’esperienza dello scorso anno, alla fine del primo lockdown, ci ha dimostrato che gli italiani hanno riscoperto la voglia di riscoprire il proprio Paese. Ed hanno imparato a farlo in maniera “slow”: cammini, ciclovie, green way e vacanze all’aria aperta hanno registrato un vero boom. Ricordo le centinaia, con una punta di malmenato orgoglio, di persone che si incontravano quasi ogni giorno sulla vecchia ferrovia. Questo verosimilmente si ripeterà quest’anno e la scommessa vincente sarà quella di smettere di promuovere l’Umbria solo per il verde, la cucina, l’olio, il vino, la spiritualità: pur nelle loro stupende diversità, tutte le regioni italiane possono vantare le stesse cose. Queste ci sono, ci saranno e costituiscono un importante complemento per una vacanza. La sfida vincente sarà quella di sviluppare sistemicamente i servizi adeguati, per accogliere un tipo di turista con bisogni molto verticali. Qui si farà la di differenza... In attesa che tornino gli stranieri! 



I commenti dei nostri lettori

Danilo Petrucci

4 anni fa

Spero davvero che ci sia quest’anno.....Una delle più belle uscite che ho fatto mai

Diogene

4 anni fa

ENTUSIASMO, DINAMISMO, ESPERIENZA, PROFESSIONALITA', LUNGIMIRANZA SUPPORTATE DA TANTI AMICI PIENI DI BUONA VOLONTA' POTRANNO FARE UNA GRANDE DIFFERENZA E CONCORDO POTRANNO SICURAMENTE PERMETTERE DI "destagionalizzare il turismo" PER " La SpoletoNorcia in MTB (e affini) " AD MAIORA SEMPER

Luigi Turchi

4 anni fa

Conosco Luca da una vita ma ogni suo intervento mi lascia piacevolmente meravigliato. Se ci fossero 10 "Luca" a Spoleto le altre città dell'Umbria.... "ce spiccerebbero casa"

comitato 19 giugno

4 anni fa

...e la scommessa vincente sarà quella di smettere di promuovere l’Umbria solo per il verde, la cucina, l’olio, il vino, la spiritualità: pur nelle loro stupende diversità, tutte le regioni italiane possono vantare le stesse cose. Queste ci sono, ci saranno e costituiscono un importante complemento per una vacanza. La sfida vincente sarà quella di sviluppare sistemicamente i servizi adeguati, per accogliere un tipo di turista con bisogni molto verticali. Qui si farà la di differenza... MAI PAROLE PIU' AZZECCATE bravo

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