L'annuncio dell'Usl Umbria 2. Esteso il contratto dei medici arruolati con i 'contratti libero professionali'

Grave carenza di organico nel reparto di “Pediatria” dell’ospedale di Spoleto, l’Usl Umbria 2 a breve pubblicherà il concorso pubblico volto ad assumere, a tempo indeterminato, nuovo personale in modo tale da scongiurare “il rischio concreto di interruzione di pubblico servizio”. 

Inoltre sono stati prorogati fino al 31 marzo i contratti “libero professionali” (scaduti il 31 gennaio) dei medici arruolati nelle scorse settimane attraverso degli specifici avvisi. I dettagli sono contenuti nella delibera n.73 del commissario straordinario dell’azienda sanitaria Massimo De Fino: l’attuale assetto (che comprende anche 3 medici strutturati uno dei quali “svolge parte del proprio orario presso altra sede della Usl”) “permette di assicurare la presenza di un solo dottore per turno (uno al mattino, uno di pomeriggio e uno di notte) e non consente la copertura integrale delle reperibilità notturne, prefestive e festive. I dirigenti medici strutturati, peraltro, sempre per assicurare la minima copertura assistenziale, estendono la propria presenza in servizio svolgendo orario su base volontaria ma indispensabile secondo ‘progetto di produttività aggiuntiva’”.

Da qui l’idea di avviare una nuova procedura selettiva tesa a reclutare “dirigenti medici - disciplina pediatria” e, contestualmente, estendere di due mesi la permanenza a Spoleto dei professionisti assunti tramite gli avvisi. Rachele Boccardo, Antonio Maria Vittorio Cardona, Luciana Migliozzi, Lorenzo Ferrante, Teresa Garbeglio, Elvira Longo, Giovanni Pastorelli e Mauro Persiani continueranno quindi ad operare all’interno del nosocomio cittadino svolgendo turni di 6 o 12 ore. 

Un provvedimento, quest’ultimo, attuato accogliendo l’appello del direttore della struttura complessa di “Pediatria” del punto ospedaliero di Foligno - Spoleto Maurizio Stefanelli, il quale con una comunicazione mail datata 22 gennaio aveva richiesto “con tempestività la proroga dei contratti di coloro che prestano la loro opera in regime libero professionale. Vista l’imminente scadenza dei suddetti contratti e poiché è prevista una procedura per l’estensione temporale, ritengo utile avviare al più presto l’iter evitando soluzioni di continuità, tenendo conto che attualmente, nelle more, la presenza dei colleghi di cui sopra risulta indispensabile per lo svolgimento della attività assistenziale”.