Salute

Se i soldi ci sono..

 

 

Mettiamo che un signore un bel giorno acquisti, per il suo lavoro, un'auto di buona marca. Egli percorre più di trecento chilometri al giorno per cui, alla fine dell'anno, ne avrà  percorsi più di 70.000. Dopo dieci anni i chilometri saranno oltre 700.000. Nonostante i controlli regolari e periodici, però, l'usura si sente e, sempre più spesso, l'auto ha un guasto che impone il fermo in officina. 


Il signore vede ridursi le sue entrate, perchè, oltre al minor guadagno, ci sono sempre più uscite per le spese di riparazione di un'auto ormai fuori mercato. Per risolvere la situazione non può che considerare l'acquisto di una nuova auto: solo in quel modo i suoi soldi saranno spesi bene.

Mettiamo ora un'USL che acquista un Accelleratore Lineare, strumento indispensabile per la Radioterapia dei tumori. La macchina lavora a pieno regime tutti i giorni della settimana per  oltre 10 anni. E , nonostante regolari e periodici controlli (c'è in piedi un contratto di  manutenzione), a un certo punto cominicia a guastarsi  sempre più spesso e, ogni  volta che si guasta, i pazienti non possono essere curati. Il contratto di manutenzione dell'apparecchio fra l'altro, sta per scadere. Potrebbe essere rinnovato, ma c'è un piccolo particolare: ormai quell'Accelleratore è fuori mercato e c'è il rischio che i pezzi di ricambio non si trovino più. Questo significa che il rinnovo   del Contratto di manutenzione rischia di essere una spesa e basta. 

Anche in questo caso , come per l'auto, uno si troverebbe a spendere sempre più di frequente per l'officina, con un fermo macchina che andrebbe ad incidere, però,  non tanto sul portafoglio quanto sulla pelle delle persone. Per cui, anche in questo caso, la soluzione  più logica ed economica potrebbe solo essere l'acquisto di una nuova apparecchiatura. 

Ben più di tre anni fa questa situazione venne posta, dal TDM,  all'attenzione dell'allora Assessore alla Sanità  il quale rassicurò tutti perchè, disse, i soldi per l'acquisto del nuovo Accelleratore per il Servizio di RadioTerapia di Spoleto c'erano. Il che, poi, venne confermato anche  dall'allora DG Aziendale. Domanda: perchè, se i soldi ci sono, non vengono spesi evitando sia spese inutili (un contratto di manutenzione per un apparecchio obsoleto) che disservizi oltremodo gravosi per il paziente (che è oncologico)?

Come potrebbe essere definito il signore  citato inizialmente che, pur avendo i soldi per un'auto nuova, continua a tenersi quella vecchia,  portandola sempre più spesso in officina e  privandosi, di conseguenza,  di una fonte di guadagno? A me viene in mente una parola che comincia per "C" e finisce con "one". E' , forse, la stessa definizione che merita chi, nella nostra Regione,  si occupa di politica sanitaria?



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