cronaca

'Caccia alle tessere con promozioni assurde: non siamo un'agenzia di telemarketing'

 

Fidc soddisfatta del tesseramento e fiduciosa per il futuro. In bocca al lupo a tutti i cacciatori

 

Riceviamo e pubblchiamo il comunicato di Federcaccia Umbria:

"Apprendiamo della singolare iniziativa, tipicamente da campagna di tesseramento, intrapresa da un'associazione venatoria - non nuova a simili alzate di ingegno - che, per ogni cinque nuove tessere assicurative, ne concede una in omaggio. Questa trovata estiva ci impone alcune riflessioni, da condividere con la base dei nostri associati.


Innanzitutto, se è vero che la profonda crisi economica rende interessanti anche 50 euro - il valore di una tessera associativa di base con la suddetta associazione - va anche detto che questa cifra è da ripartirsi fra cinque nuove tessere associative, dunque dieci euro a testa. Tutto serve, senza dubbio: ma siamo sicuri che un pacchetto di cartucce regalato o una spruzzata di benzina nella propria auto prima di andare a caccia - due esempi pratici del reale valore della "promozione" - valgano realmente un cambio associativo? Se per qualcuno ciò è sufficiente, si accomodi pure.

Per parte nostra, noi la caccia alle tessere non la facciamo né intendiamo farla. Preferiamo tutelare i nostri soci, e tutti i cacciatori, nelle interlocuzioni con le Regioni sulla stesura dei calendari venatori, sui tavoli istituzionali facendo politica venatoria attiva, curando i ricorsi, facendoci sentire in tema di regolamento degli Atc o per la caccia al cinghiale, o ancora sulle proposte di modifica della legge regionale numero 14 del 1994 che regola la gestione della caccia in Umbria. E ancora: preferiamo interpretare il nostro ruolo attraverso tutte quelle iniziative concrete a difesa delle più svariate forme di caccia, aggredite ormai con una certa regolarità come la preapertura alla tortora, la caccia all'allodola o agli acquatici, i tentativi di limitare i periodi cacciabili per la beccaccia o per i turdidi e molto altro ancora. Tutte battaglie, queste, che è stato possibile combattere - e in molti casi vincere - grazie all'impegno di Federcaccia nazionale e del coinvolgimento reale della scienza, attraverso l'istituzione dell'impagabile Ufficio Avifauna Migratoria Nazionale, che con i suoi dati inoppugnabili sulle rotte migratorie e i periodi di passo pre e post riproduttivo ha saputo far luce sulle ombre ideologiche che qualcuno, da più parti, provava e prova tuttora a gettare sui calendari venatori italiani.

Tutto questo, per noi, è fare politica venatoria. A ciò servono le tessere di Federcaccia, oltre che - ovviamente - a garantire lo svolgimento dell'attività venatoria nella più ampia copertura assicurativa. Non possiamo e non vogliamo barattare la nostra identità con dieci euro per la colazione. Crediamo che i cacciatori non si lasceranno convincere da iniziative simili, che tra l'altro premiano soltanto i nuovi tesserati rispetto a chi dimostra fedeltà alla stessa associazione di cui sopra. Noi non siamo compagnie telefoniche né agenzie di telemarketing, per fortuna. In bocca al lupo a tutti per la stagione che è alle porte".



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