economia

Too big to fail

 
 
 

 

Partiamo questa settimana con l’analisi di un Fondo ritenuto tra i migliori al mondo, il Carmignac Securitè, che attualmente detiene asset per circa 14,21 Billion. Nell’ultimo mese ha ottenuto una performance del – 1,56%, da inizio anno registra (Ytd) -0,73%, ed inoltre anche il dato relativo agli ultimi 12 mesi è negativo con un – 0,83%. Per trovare dati così sfavorevoli, bisogna ritornare nel 2008, l’anno del fallimento di Lehman Brothers che allora rappresentava la quarta


Banca d’Affari degli Stati Uniti d’America. Foto dell’Allocazione al 29 marzo:

(FIGURA 1)

E’ chiaro che la crisi politica italiana ha contribuito a generare un risultato negativo, infatti il Btp 10y ha perso nel mese oltre il 7% rispetto ai valori attuali ma… Leggiamo nel prospetto di allocazione che i Bond statali sono al 29,23% mentre i titoli italiani al 13,68% circa; facendo i calcoli del “salumiere” torna che l’effetto Italia avrebbe dovuto pesare circa lo 0,27%.

Probabilmente, la crisi politica ha contagiato parte dell’Europa ma anche se avesse pesato il doppio ovvero lo 0.54%, saremo molto lontani dall’1,56%. Sicuramente è molto probabile che il Gestore (Keith Ney) pupillo del buon Edouard Carmignac abbia cercato di “rosicare” rendimento da qualche altra parte e non avendo letto il Neoreport n.12 del 03/04/2018 è stato travolto da un rischio eccessivo e non ponderato. Ma cosa scrivevamo nel Report 12? “Quest’anomalia, è un ulteriore conferma della miopia che colpisce il mercato obbligazionario mondiale, si cerca di rosicare rendimenti a qualsiasi costo e questa fame dei poveri, crea squilibri molto forti tra le varie sotto asset. Confermiamo la nostra view sul mercato obbligazionario, bolla in formazione e portare la liquidità al 20/25% “.

Ma veniamo alla situazione in tempo reale, evitiamo qualsiasi commento sul teatrino politico e analizziamo numeri, grafici e modelli per vedere cosa ci aspetta. Dopo la tempesta, il mercato azionario ha parzialmente reagito mentre la reazione è stata meno marcata sul mercato obbligazionario. La miccia della crisi politica italiana ha innescato una serie di massicce vendite in un quadro globale di incertezza, dovuta sia alla fase di rialzo dei tassi in Usa, che al surriscaldamento dell’inflazione in Europa. Il dato di maggio 1,9%, contro l’1,2% di aprile non lascia presagire nullo di buono, anche se la BCE fa presente che l’inflazione “core” è ferma all’1,1%. Inoltre, un eventuale politica economica aggressiva del nuovo Governo Italiano potrebbe portare ad una nuova vendita pilotata di Btp & titoli italiani. Quindi teniamo ancora alzati i livelli di guardia, DEFCON 2 attivo. Situazione invece apparentemente calma sul fronte Usa, l’indice SP500 continua la sua fase positiva con moderazione, indipendentemente dalle guerre sui dazi e dalle schermaglie sulle valute.

Il sorvegliato speciale Bond 10y, al momento continua a sonnecchiare con un rendimento intorno al 2,92%; solo in caso di superamento della soglia del 3% si potrebbero avere ripercussioni sull’intero Universo delle obbligazioni mondiali. Le previsioni restano comunque invariate con un aspettativa di rialzo sul rendimento a 3,56% entro il primo trimestre del 2020, circa 0,64 punti base che avrebbero un forte impatto sul corso secco dei titoli. Ma torniamo al mercato azionario più importante del mondo, SP500:

(FIGURA 2)

Abbiamo postato un grafico Ichimoku, questo tipo di grafico combina tre indicatori tecnici per definire una tendenza dei prezzi. Chiusura e prezzi sono modificati per generare un pattern di segnali che vengono tracciati nei 26 giorni passati e nei 26 giorni successivi (futuri), insieme con i prezzi correnti.

L’ipotesi è che per il momento, o per almeno i prossimi 26 giorni, l’indice dovrebbe mantenere questi livelli di prezzo o in alternativa poco più alti. Lo sconfessamento di questa ipotesi (overlap) si avrebbe solo con la rottura dei minimi realizzati il 29 maggio a 2.676. Concludiamo con una provocazione. Perché si parla di un piano B dell’ economista Savona, del piano B della Germania e nessuno suggerisce ai risparmiatori di redigere anche loro un piano B? Meditate gente, meditate!

Per chi è interessato a scaricare il report è possibile iscriversi al sito www.neoreport.com.

(*) Chief Analyst - Neo Consulting Srl



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