cronaca
Stalking e lesioni alla ex: condannato a 8 mesi e 100mila euro di risarcimento
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Stalking e lesioni alla ex: condannato a 8 mesi e 100mila euro di risarcimento
Condannato per stalking e lesioni, dovrà risarcire la donna che lo ha denunciato, con oltre 100 mila euro. Per lui anche una pena di otto mesi di reclusione. Il verdetto per il camionista romano è arrivato ieri, il giudice Augusto Fornaci lo ha ritenuto colpevole dei reati di stalking e lesioni personali, mentre
lo ha assolto dall'accusa di maltrattamenti in famiglia perché il fatto non sussiste. Il pm Roberta Maio aveva chiesto un anno di reclusione. Un uomo dalla doppia personalità, "poteva essere la persona più dolce di questo mondo e poi trasformarsi in una furia". Oltre al risarcimento danni, il romano è stata condannato a pagare una provvisionale di 40 mila euro. Non è tutto. Nel procedimento si era costituita parte civile anche la madre della spoletina, che nel frattempo è deceduta. Diecimila euro di risarcimento e 5 mila euro di provvisionale anche per lei. Come inizia l'isolamento. Nel 2006 la donna finisce al pronto soccorso dopo che il camionista la picchia con un attizzatoio del fuoco, lesioni guaribili in 15 giorni. La relazione tra brevi interruzioni e riavvicinamenti continua nella violenza. Nel 2009 proprio in un allontanamento dei due, l'uomo raggiunge la donna a Spoleto e la picchiata usando una cinghia. In un'altra occasione invece l'imputato si scaglia contro la spoletina aggredendola con calci e pugni alla testa e al volto. L'ultimo episodio clou di violenza, a marzo del 2010, i due sono separati, ma il cinquantenne dopo essere andato a casa dell'ex inizia a picchiarla per l'ennesima volta con pugni e calci in faccia riducendole il viso in una maschera di sangue mandandole al pronto soccorso con ben 30 giorni di prognosi. La morbosità dell'uomo e la non rassegnazione per la fine della relazione lo trasforma in uno stalker. Pedinamenti della donna sul luogo di lavoro e nei luoghi frequentati dalla spoletina, telefonate e sms continui in tutte le ore del giorno e della notte, arriva addirittura a inviare oltre 20 messaggi in una notte. La spoletina, costituita parte civile nel processo è rappresentata dall'avvocato Valentina Eresia.
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