cultura e spettacolo
Spoleto 58: Lo spirito di Nureyev sul palco del Romano con le Ballet du Capitole de Tolouse
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Spoleto 58: Lo spirito di Nureyev sul palco del Romano con le Ballet du Capitole de Tolouse
Grande entusiasmo da parte del pubblico e un tripudio di applausi ieri sera al teatro romano, per le Ballet du Capitole de Tolouse, che ha portato in scena "Dans les pas de Nureyev". Un mostro sacro della danza, Rudolf Nureyev, morto il 6 gennaio del 1993, il cui talento esercitò
un'influenza indelebile su generazioni di danzatori e coreografi. Kader Belarbi, étoile durante la direzione di Nureyev all'Opera di Parigi, ha voluto rendergli omaggio dando anche così l'opportunità ai ballerini del Ballet du Capitole di confrontarsi con il suo notevole stile accademico composto da difficoltà tecnica e qualità d'esecuzione. I ballerini ipnotizzano con i loro balletti, portano in scena da il Regno delle Ombre (terzo atto) da La Bayadere ricostruito partendo dalla versione del Balletto del Kirov, due passi e a due ed un passo a tre in puro stile accademico ma al tempo stesso di grande lirismo (La Bella Addormentata, Romeo e Giulietta, Il Lago dei Cigni) ed infine l'ultimo festoso atto del Don Chisciotte che trasuda la gioia, la vivacità, la felicità delle danze spagnole e di Basilio, ruolo al quale Nureyev era particolarmente legato. Amava ripetere: "La mia vera vita, è quando sono in scena". E i ballerini, grazie alla loro bravura, al loro calarsi nelle loro parti, aiutati da splendidi costumi e dallo scenario sempre suggestivo del teatro romano, fanno credere allo spettatore, di essere lì nella "vita vera" di Romeo e Giulietta, a respirare il loro amore, o accanto a Odette, od ancora nell'atmosfera festivaliera del Don Chisciotte. Sì, forse lo spettacolo non aggiunge o toglie niente a quello che già abbiamo visto e sappiamo sul balletto classico, sui grandi e gettonati pezzi che i ballerini danzano ogni volta a teatro, ma emoziona e coinvolge il pubblico. Spettatori partecipi fino alla fine, dunque, spettacolo riuscito. Alla grande direi.
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I commenti dei nostri lettori
open your eyes
10 anni fa
Ero allo spettacolo Bellissimo, grande pubblico. Ballerini veramente bravi e professionisti... Chissá che dei 5 mln di euro che costa il Festival alla collettivitá si recuperino, anche con una cosponsorizzazione dei cuscini decenti che permettano al pubblico di fruire di un teatro così bello in una cittá così meravigliosa... Costeranno...20-30 euro a cuscino ( in pelle rivestito d'oro ) .. Possibile che non si riescano ad accantonare 10-20 mila euro ???? Certo se si facesse un analisi di chi fruisce del Festival di Spoleto ci si renderebbe conto che spesso non sono proprio ragazzini, ma adulti che magari non amano stare 2 ore seduti sulla pietra con le ginocchia piegate. In una gestione privata questo non succederebbe perchè avrebbero un modulo per testare la soddisfazione dei clienti...
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