cronaca

La carica degli 8 mila per il concorso all'Istituto 'Lanari'

 

Iniziati i test nella struttura di viale Trento e Trieste: a disposizione 1.227 posti. Nell'area modificata la circolazione

 

Primi giorni di test per gli iscritti al concorso pubblico per allievo agente della polizia di Stato, in programma fino all’8 ottobre all’interno dell’Istituto per sovrintendenti “Rolando Lanari”. I concorrenti in gara sono 8 mila per 1.227 posti complessivamente a disposizione: per loro questo esame scritto rappresenta il primo passo verso la vittoria. La prova, in particolare, consiste in un questionario articolato in domande con risposta a scelta multipla sulle materie “decise dal Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro della difesa nonché sull’accertamento di un sufficiente livello di conoscenza della lingua inglese, delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse, in linea con gli standard europei”.

I primi 2.500 in graduatoria verranno convocati agli accertamenti dell’efficienza fisica (corsa di mille metri, salto in alto e piegamenti sulle braccia) e a quelli di natura psico-fisica: i candidati, nell’occasione, verranno sottoposti ad accertamenti strumentali e di laboratorio. Infine, l’iter prevede una prova attitudinale tesa a verificare “l’idoneità degli ammessi allo svolgimento dei compiti connessi con l’attività propria del ruolo e della qualifica da rivestire”.

Un percorso lungo, che tanti hanno deciso di provare a percorrere. Nell’area intorno all’Istituto Rolando Lanari il Comune ha provveduto ad effettuare alcune modifiche alla circolazione: in piazza Polvani, ad esempio, nel tratto compreso tra la rotatoria e l’ingresso della porta carraia, dalle ore 7 alle 18 è vietata la sosta con obbligo della rimozione. La circolazione, spiega il Municipio, è consentita agli autobus ma soltanto dalle 7 alle 11.



I commenti dei nostri lettori

Il parere di Piotr

3 anni fa

Non so se i prescelti avranno il compito di svolgere questo mestiere su di un altro pianeta dove gli serve una preparazione speciale per confrontarsi con le incognite che gli si possono presentare. Sta di fatto però che le prove che devono superare sono molto selettive e i partecipanti molto numerosi. Il 6,5 per cento che viene prescelto dovrà dimostrare di avere delle doti e delle attitudini non comuni. Va bene che con il loro futuro mestiere rischiano molto in senso di vita, (ed è giusta la preparazione che fanno), però un po' più di attenzione sulla sicurezza del lavoro lo Stato dovrebbe rivolgerla anche a chi svolge altre attività private non meno pericolose di quella descritta. Le numerose vittime che si sono verificate in quest'ultimi tempi sui luoghi di lavoro, dovrebbero far riflettere i nostri politici al pari delle attenzioni che stanno dedicando a questa ed a altre attività di carattere pubblico.

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