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In fase di sviluppo un'app e un videogame per promuovere i musei di Spoleto e della Valnerina
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In fase di sviluppo un'app e un videogame per promuovere i musei di Spoleto e della Valnerina
Va avanti il progetto “Connessioni museali: tra valli, monti, borghi e città”, finanziato dalla Regione per 88 mila euro
È stato affidato alla ditta “Int.Geo.Mod” di Perugia l’incarico di progettare un’app turistica in grado di promuovere i musei di Spoleto e della Valnerina. Il servizio, che rientra all’interno del programma “Connessioni museali: tra valli, monti, borghi e città” finanziato dalla Regione per 88 mila euro, prevede la realizzazione di un software per dispositivi mobili e smartphone “ad alta capacità di interazione ambientale” dotato di varie funzioni tra cui la “realtà aumentata” e la “geolocalizzazione tramite gps”.
In fase di sviluppo inoltre un videogame a tema, a cura della “Entertainment Game Apps”. Le due iniziative andranno completate entro il 31 dicembre, pena il decadimento delle risorse. “L’obiettivo - spiega il Municipio - è quello di dare vita ad un percorso che sia contemporaneamente reale e virtuale e capace di unire luoghi, beni storico-artistici, immateriali e naturalistici”. Ad essere coinvolti sono: palazzo Collicola “Arti Visive”, la Casa romana, il museo del tessuto e del costume, il laboratorio di scienze della terra, il museo delle miniere di Morgnano, il museo dell’ex ferrovia Spoleto-Norcia, il museo della canapa di Sant’Anatolia di Narco, la casa dei racconti di Vallo di Nera, il museo della biga di Monteleone di Spoleto, il centro di documentazione “Il Ciarlatano” e il museo delle mummie a Cerreto di Spoleto. A collaborare saranno pure la Rocca, il museo archeologico nazionale e teatro romano, la galleria “Officina d’Arte&Tessuti”, il Cedrav, il Cisam, il Conspoleto, la biblioteca “Carducci” e le associazioni “Insegnanti di Storia dell’Arte”, “Amici di Palazzo Collicola” e “Amici di Spoleto”.
Il progetto, spiega il Comune, “parte dal presupposto reso ancora più evidente dall’emergenza Covid che sempre più vi saranno tre grandi tipologie di pubblico potenziale: da una parte quello virtuale, distante, multilinguistico, multiculturale, sempre connesso”. Dall’altra gli utenti reali, “ovvero i visitatori locali e i turisti, che torneranno a frequentare i musei, i primi con maggiore facilità, gli altri con modalità di spostamento differenti”. Non da ultimo, infine, “il mondo della scuola che sempre di più avrà la necessità di percorsi e attività educative, fruibili anche a distanza, che possano dare continuità a quella alleanza educativa tra musei, scuole e territori costruita negli anni”.
I commenti dei nostri lettori
Diogene
3 mesi fa
MOLTO BENE ! OTTIMA INIZIATIVA !! COMPLIMENTI AGLI ORGANIZZATORI !!!
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