società

Presentato il progetto Spoleat e la guida dei sapori

 

Alimentazione consapevole e turismo esperienziale

 

Alimentazione consapevole e turismo esperienziale: sono questi gli elementi centrali del progetto “Spoleat. La Spoleto da gustare” realizzato dall’associazione culturale SOUL e sostenuto dal Comune di Spoleto.

 

Nato nel 2019 dall’idea di Alessandro Balletti e Stefania Campanella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione SOUL, il progetto ha coinvolto negli ultimi 12 mesi moltissimi produttori locali del settore enogastronomico del territorio.

 

Mi sono innamorata di Spoleto e da due anni ho deciso di vivere qui – sono state le parole della Campanella nel corso della conferenza stampa di presentazione – scoprendo una ricchezza di produzioni tipiche molto importante. La guida e il sito di Spoleat sono un regalo che abbiamo voluto fare a questa città che ci ha accolto, il tentativo di raccontare l’enogastronomia di Spoleto attraverso le esperienze delle tante persone che lavorano ogni giorno in questo settore rendendolo vivo”.

 

La guida cartacea, stampata in 2.000 copie e disponibile gratuitamente a partire della seconda metà di luglio, raccoglie i produttori a km0, le cantine che producono il trebbiano spoletino, le ricette dei piatti tipici ed è corredata da un sistema di QR Code che rimandano alla versione online (www.spoleat.it) dove è possibile approfondire, anche attraverso l’uso delle mappe, le informazioni relative alle diverse produzioni che, nella guida, sono suddivise per aree tematiche.

 

Faremo una distribuzione certificata – ha spiegato Stefania Campanella – facendo trovare ai turisti, nei ristoranti e negli alberghi, le cartoline per poter ritirare la guida nei punti di distribuzione messi a disposizione dal Comune di Spoleto, ossia l’ufficio informazioni turistiche in largo Ferrer e l’info point di piazza della Libertà”.

 

Abbiamo deciso di sostenere questo progetto – ha dichiarato l’assessore Ada Urbani – perché riteniamo che possa migliorare la conoscenza e la visibilità della produzione enogastronomica dello spoletino. E’ un ulteriore passo verso il turismo integrato, ossia un sistema di promozione che sia in grado di tenere insieme le diverse peculiarità del territorio, permettendo al turista di conoscere la qualità dei prodotti e la quantità dei produttori presenti a Spoleto”.



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