cultura e spettacolo

L'arte di Gianni Asdrubali torna a palazzo Collicola con la mostra 'Surfing with the Alien'

 

L'esposizione verrà inaugurata sabato 27 giugno e sarà visitabile fino al 13 settembre

 

A distanza di quasi venticinque anni, Gianni Asdrubali (Tuscania, 1955) torna protagonista a Spoleto con un’esposizione personale, che fa il punto sul lavoro di uno dei pittori più interessanti del panorama italiano contemporaneo, il quale fin dagli anni Ottanta si è imposto sulla scena nazionale e internazionale come un innovatore della ricerca astratta, aniconica e gestuale.

La mostra, curata da Marco Tonelli (Direttore di Palazzo Collicola) e Bruno Corà (Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e membro del Comitato scientifico di Palazzo Collicola), è una retrospettiva della sua opera attraverso i cicli di dipinti più rappresentativi e dagli enigmatici quanto suggestivi titoli quali Aggroblanda, Trigombo, Malumazac, Zeimekke, Azota, Stoide, Azotrumbo, Tromboloide.

Programmata per il 21 marzo e sospesa in seguito all’emergenza Covid-19 e alla chiusura dei musei, l’esposizione annuncia in modo vibrante la riapertura di Palazzo Collicola e delle sue attività, pur se con molte modifiche della programmazione a causa della pandemia.

"Surfing with the Alien" (titolo di uno dei brani più celebri del virtuoso e geniale chitarrista statunitense Joe Satriani), vuole comunicare l’equilibrio instabile, i salti vertiginosi e le acrobazie nel vuoto di una pittura dinamica che sembra fluttuare nelle dimensioni dello spazio generando nuove trame e sorprendenti traiettorie.

Come ha scritto a proposito lo stesso artista: “Il surfing è l'azione generata dall'assenza. Ma questo surfing non è liscio ma a contrasto, è urtante, è un fuggire, andare via, per poi ritornare e sbattere nel suo stesso inizio, ma ogni volta che ritorna e urta su se stesso deforma e apre la struttura, trasformando la 'figura' dell'immagine, che non è mai la stessa. L'interazione è la figura di questa lotta di questo contrasto tra il surfing e l'alieno”.

Immagine estrema quella di Asdrubali, un artista che il critico Filiberto Menna inserì nel gruppo dell’Astrazione povera, Flavio Caroli in quello del Magico primario e che Giovanni Carandente invitò alla Biennale di Venezia nel 1988.

A Palazzo Collicola, la mostra si snoda lungo le stanze del Piano terra, dove una volta era ospitata la collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna (dal 2019 riallestita al secondo piano del museo), la quale possiede due opere di Asdrubali, tra cui uno spettacolare Tromboloide del 1992. Proprio su questa opera è stato realizzato un progetto interattivo, ZUMBER, dal gruppo di ricerca ORAMIDE, fruibile prossimamente sul sito del museo www.palazzocollicola.it.

L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 27 giugno al 13 settembre 2020 ed è stata realizzata con la collaborazione della Galleria Giraldi, della Galleria A Arte Invernizzi, della Galleria Matteo Lampertico, della Galleria Consorti. Nel corso della mostra uscirà un catalogo con testi di Marco Tonelli, Bruno Corà e un’intervista all’artista di Davide Silvioli.



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