cronaca

Recupero delle marcite di Norcia, il progetto del Comune per la biodiversità

 

L'area in questione rappresenta un ecosistema unico in tutto l'Appennino centro meridionale

 

"Recupero delle marcite di Norcia, tra tradizione e biodiversità": è questo il nome del progetto per cui il Comune di Norcia ha presentato interesse in questi giorni, lo stesso a valere sul bando PSR (Progetto di Sviluppo Rurale) per l'Umbria 2014-2020. La zona delle marcite interessa un'area situata a ridosso delle mura urbiche della città natale di San Benedetto. Qui, nella zona inferiore della piana di Santa Scolastica, si sviluppa un ecosistema unico nel territorio dell'Appennino centro meridionale, già definito Sito d'importanza comunitaria (SIC). Le marcite, simbolo dell'interazione tra uomo e natura ed istituite dagli interventi dei frati benedettini intorno al V secolo d. C., sono infatti delle aree a prato coperte da un sottile velo di acqua (quest'ultima data dalla presenza di falde acquifere sottostanti il suolo); le sorgive, oltre a permettere la crescita dell'erba grazie alla termoregolazione data dall'acqua, donano all'area una diversità biologica singolare con oltre 70 specie di piante, muschi, licheni e animali protetti.

"Il progetto riguarda la riqualificazione dell'area delle marcite di Norcia al fine di ripristinarne in una parte la funzione originaria, valorizzarne il paesaggio che ne deriva e quindi renderla pienamente fruibile ai turisti così che possano godere e conoscere ancor di più le peculiarità del nostro territorio", ha detto l'Assessore ai Lavori Pubblici Giuliano Boccanera. "È centrale il tema della progettazione sostenibile del paesaggio, inteso come deposito di segni che sono espressione della storia e della cultura della città. Così come diviene particolarmente importante soprattutto in questo momento di emergenza coronavirus - prosegue Boccanera - rivalutare e riscoprire aree come il parco delle marcite, che si inserisce in un importante crocevia di viabilità principale e sentieristica, come il percorso della ex ferrovia Spoleto-Norcia e viatico dei Cammini. Nel rispetto e tutela del paesaggio e della natura che il mondo ci invidia, lavoriamo affinché il nostro territorio possa continuare ad essere sempre particolarmente attrattivo nella sua unicità", ha infine concluso l'assessore.

Tra gli interventi già proposti, di concerto con l'ufficio urbanistica del Comune di Norcia, alcuni riguarderanno la promozione, la tutela e la valorizzazione dell'area rurale, favorendo la conservazione nonché la fruibilità di tale patrimonio anche con il restauro. Dal punto di vista idraulico ed agronomico, alla porzione di terreno in cui verrà ripristinata la marcita sarà associata l'opportuna sentieristica e un'area attrezzata. Inoltre verranno potenziate la naturalità e la biodiversità del luogo attraverso la tutela e l'incremento delle specie autoctone caratteristiche dell'area.

Il ripristino delle marcite, oltre alla valorizzazione paesaggistica dell'area, permetterà la nascita di nuovi prodotti a forte connotazione territoriale. All'interno della filiera il valore aggiunto sarà dato proprio dall'utilizzo dei prodotti ottenuti con la tecnica agronomica delle marcite (erba e fieno): difatti gli sfalci (che variano da 6 a 7), parte della tecnica appena citata, sono già stati utilizzati in passato per la produzione di foraggio per i bovini nell'areale.



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