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Nel futuro dello Spoleto il grande ritorno di Mangiapane

 

 

Comunque vada sarà una missione promozione: due mesi di astinenza da calcio non hanno cambiato la parola d’ordine dello Spoleto. E’ il traguardo della sua ripartenza: in ogni caso ad agosto ci sarà sempre la parola serie D nei programmi della società arabo-americana della principessa Norah Bint Al Saud e del suo braccio destro Max Pincione. Questa settimana, la presidentessa del club biancorosso ha fatto il punto della situazione in teleconferenza


da New York con i suoi più stretti collaboratori. Collegato da Spoleto c’era anche il direttore sportivo, Alberto Del Frate. Dunque c’è un’ipotesi numero uno: prendersi la serie D senza passare per i play off grazie all’ampliamento degli organici deciso dalla Lega nazionale dilettanti. In questo caso, lo Spoleto presenterebbe la domanda di ripescaggio grazie al secondo posto cristallizzato durante il campionato alla cui conclusione sul campo mancherebbero sette partite. Praticamente impossibile pensare di scendere in campo con le regole ferree che sono imposte da questa fase 2. E se la Lega calcio di serie C ha deciso di ammainare bandiera con grande senso di responsabilità e per la salvaguardia economica delle società, non si vede come non dovrebbero farlo le società dilettantistiche. Ma c’è anche una ipotesi numero due: ripartire dall’Eccellenza e, stavolta, puntare diritti alla promozione in D con tante novità. In questo caso, Alberto Del Frate avrebbe carta bianca nella costruzione della squadra. Ad iniziare dal tecnico. L’esperienza Gagliarducci, fallimentare sia dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello umano, va cancellata. Ed allora ecco spuntare il nome di un cavallo di ritorno: quello di un allenatore carismatico, che si sa far rispettare nello spogliatoio e che sa far divertire prima di tutto i suoi giocatori e poi i tifosi.

L’identikit dell’uomo giusto al posto giusto è quello di Benedetto Mangiapane, che portò in salvo lo Spoleto due stagioni fa con una squadra di ragazzini e qualche giocatore vero. Quest’anno è riuscito nell’impresa, non facile, di portare in salvo il Corigliano (serie D) che tutti davano per spacciato. L’uomo di Alcamo, 42 anni, allenatore-giocatore dal 12 dicembre del 2017 sino a fine stagione, sarebbe uno dei pochi a far scaldare la piazza. Uno come lui, nonostante l’età, potrebbe giocare da fermo. Un Caravaggio del pallone che disegna geometrie degne dell’Estetica del Sassetta. Lo “sherpa” Del Frate si è già messo in contatto con il tecnico. I due si conoscono e stimano a vicenda. Insomma, ci sarebbero tutti i presupposti per rinsaldare un connubio che può ridare un senso ai progetti della proprietà arabo-americana. Quando saprà con certezza per quando e cosa servirà, Mangiapane sceglierà l’ultimo tocco di nuovo al vecchio biglietto da visita. Quello della serie D.



I commenti dei nostri lettori

Anche nel calcio sembra di essere in tempo di guerra.

4 anni fa

Se arriva Mangiapane e lo sherpa Del Frate si è messo in contatto con lui per portargli l'acqua, il menù per i tifosi del calcio spoletino è giá bello che servito!

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