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L'EX OLIO VENTURI LJUBO GANEV PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE BULGARA DI VOLLEY

 

 

Non conosceva mezze misure. Né in campo, né fuori. Il suo motto era: “esagerare”! Grazie a lui, la Olio Venturi arrivò ad un passo dalla semifinale del campionato 1991-1992 fermandosi solo alla bella dei quarti in casa della Sisley Treviso. Chi non ricorda Ljubomir ‘Ljubo’ Ganev, schiacciatore bulgaro inarrestabile e recordman della nostra A1 di pallavolo dei tempi d’oro. Il Lupo (com’era soprannominato) che negli anni Novanta è diventato un vero e proprio mito del volley: era


in grado di sparare palle che facevano i ‘buchi’ sul parquet e di fronte a lui i muri sembravano di cartone. I leggendari “Indians”, quando si portava sulla linea dei nove metri, cantavano: “Lupo, Lupo, Lupo, tira la bomba, tira la bomba!”. Un campione assoluto dello sport e un personaggio anche fuori dai palazzetti, fatto di talento puro, agonismo, generosità, istrionismo ed ironia. Qualità che Ljubo Ganev continua a possedere e che oggi non si vedono più a rete (nel 1999 decise di ritirarsi), ma nelle sue molteplici attività, chiaramente legate allo sport: dopo aver lasciato la pallavolo, ha cominciato a distribuire brand sportivi come Asics, Onitzuka Tiger, Eastpack, Mikasa, Vans, Superga e altri. Marchi con cui ‘veste’ 28 federazioni nazionali e 700 club in vari sport come calcio, pallavolo, atletica, pugilato, lotta, ginnastica, basket e tennis. 

Nei giorni scorsi è stato nominato presidente della Federazione bulgara di Volley con uno scrutinio “bulgaro” nel vero senso della parola: 82 voti su 82 disponibili. “Lo sport è uno delle cose dove la gente ha iniziato ad investire davvero – dice Ljubo -. Calcio, pallavolo, lotta, sollevamento pesi e atletica, sono le discipline dove stiamo crescendo e per fare risultati migliori meritiamo di avere prodotti al top. Il movimento sportivo è in ascesa e continua a crescere di anno in anno. Prima degli anni ‘90 era la politica statale a determinare lo sport, adesso è una pratica comune ed è molto sentita”. Grazie alla sua attività imprenditoriale, Ganev è venuto spesso in Italia. “Non ho dimenticato i miei compagni di Spoleto, una città che porto sempre nel mio cuore – aggiunge Ganev -. Con alcuni di loro, come Peppe Selvaggi, mi sento abbastanza di frequente. E non ho dimenticato il mio amico Petr Janku con il quale ci confrontiamo sui prodotti fisioterapici della mia azienda”.  



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