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IL CORONAVIRUS FERMA IL CALCIO E TUTTO LO SPORT SINO AL 3 APRILE

 

 

Le porte degli stadi e di tutti gli avvenimenti sportivi prolungheranno la chiusura sino al 3 aprile. E' la decisione assunta dal Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti riunitosi in sessione straordinaria oggi a Roma in video conferenza, nel rispetto delle prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid19. E' stato deciso, con tanto di pubblicazione nel comunicato ufficiale, di sospendere tutte le attività fino al prossimo 3 aprile. 


Con la conseguenza che tutti i campionati dilettantistici, dalla serie D ai tornei giovanili, verranno sospesi sino a tale data. Gli allenamenti sono consentiti a porte chiuse, ma le società calcistiche hanno preferito chiudere tutti gli impianti sportivi. Con i tecnici che hanno assegnato ai loro calciatori i “compiti a casa”, ovvero tabelle individuali di allenamento da svolgere da soli. Insomma, uno scenario surreale. La prima ad adottare questa decisione, quando il campionato di Eccellenza doveva fermarsi sino a domenica 15 marzo, è stata la Ducato che ha interrotto gli allenamenti della prima squadra e degli oltre 500 ragazzi del settore giovanile. Oggi, ancora prima che il Coni ed i presidenti delle Federazioni,ad iniziare dalla Lega nazionale Dilettanti, assumessero questa decisione per tutte le discipline sportive, anche lo Spoleto ha sospeso gli allenamenti della squadra che avrebbero dovuto riprendere domani a Montefalco e proseguire sino a venerdì, assegnando ai giocatori una tabella di allenamento. 

 “Come Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, abbiamo ritenuto che non bastasse fermarsi alle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. approvato l’8 marzo ma che bisognasse adottare una decisione coerente con il momento che il Paese sta vivendo”, ha dichiarato il numero uno della LND Cosimo Sibilia ( nella foto).

“La tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività, infatti, – ha tenuto a precisare Sibilia – doveva e deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per considerare quale impatto poteva e può avere l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. E’ un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”. 

Quanto alla sospensione di tutte le attività il Presidente della LND, rivolgendosi a società e tesserati con un proprio messaggio ha evidenziato che: “In termini numerici il movimento calcistico dilettantistico rappresenta il più importante momento di coinvolgimento di persone. Il che, inevitabilmente, significherebbe prevedere la partecipazione di medici, ambulanze, forze dell’ordine, che, ci pare di poter affermare, rappresentano risorse, umane e non solo, che in questo particolare momento è opportuno vengano destinate ad altri e più importanti compiti”.  

Resta da vedere se, superata come si spera l'emergenza, con quale calendario riprenderanno i campionati. Decisione che verrà presa oggi dal Consiglio federale della Figc, che dovrà dettare linee guida cui si adeguerà la Lega nazionale Dilettanti.



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