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LA DUCATO 'GRAZIA' CAVITOLO. IL GIOCATORE DI NUOVO IN ROSA

 

 

E ne avevano di cose da dirsi: perché c’è stato un tempo che è appartenuto sia alla Ducato che a Cavitolo, ed è scritto nella memoria del calcio. E’ una emozione che resta, è un sentimento che vive e che non poteva finire per un attimo da “capa tosta” quello che unisce la società gialloverdeblue l’ex “scugnizzo” di Brevi. 


Alla fine, è stato lui il più soddisfatto dall’esito della vicenda, perché l’uomo di Milano nato per caso a Roma ha ottenuto quello che voleva: reintegrare Cavitolo, un giocatore troppo importante per centrare l’obiettivo salvezza. Non poteva essere lui l’uomo che con fare “protervo” si era rivolto al presidente Michele Zicavo

IL MAESTRO - In quella vita da “pendolino”, undici anni a correre su e giù per il campo e per l’Umbria, ci sono stati maestri che hanno accompagnato Cavitolo e un modello però ritenuto un punto di riferimento: Brevi. Il giocatore ha ammesso di aver sbagliato nel confronto dei “lunghi coltelli” dopo la sconfitta contro il San Sisto. Ma le parole erano dettate da un serio problema personale, che con il calcio non ha nulla a che vedere. Il diggì Stefano Proietti Costa ha messo una mano in tasca per prendere il fazzoletto facendo finta di soffiarsi il naso. Si è commosso ed ha capito perché il giocatore s’era lasciato andare all’ingratitudine.   

CUORE D’ORO – Poi, si sa, nel passato rientra ogni frammento del proprio vissuto e Cavitolo, raccontandosi al presidente Michele Zicavo ed al diggì Proietti Costa, ha svelato questa sua nuova dimensione, il proprio impatto con un mondo difficile, da governare e spesso da domare, e la consapevolezza che (probabilmente) il lato da dimenticare si è palesato in quelle due ore rinchiusi nello spogliatoio con il cuore in gola e l’adrenalina alle stelle. 

L’ABBRACCIO – E in quell’ora di assoluta riservatezza, Cavitolo ed i dirigenti della Ducato hanno dialogato tranquillamente terminando il colloquio con un abbraccio da uomini veri. Alla faccia del Coronavirus! Da ieri, il jolly di centrocampo è tornato ad essere un uomo della Ducato a tutti gli effetti. Per la soddisfazione di Brevi che torna ad avere una freccia al suo arco già da domenica nella sfida da dentro o fuori del Capitini contro il Lama. 

E da ieri sera, il tecnico della Ducato ha potuto finalmente riabbracciare per il primo allenamento anche l’esterno italo francese, Johad Ferretti (26 anni), che ha allenato due anni fa alla Ternana quando faceva il secondo di Gigi De Canio.



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