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Coronavirus, Confcommercio Spoleto chiede al Comune un tavolo di crisi locale
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Coronavirus, Confcommercio Spoleto chiede al Comune un tavolo di crisi locale
Gravi le ripercussioni sulle imprese del territorio
È necessaria l’attivazione di un tavolo di crisi locale che provveda a monitorare costantemente la situazione e a recepire le esigenze delle imprese dei diversi settori. E’ la richiesta che il presidente di Confcommercio Spoleto rivolge all’amministrazione comunale in relazione all’emergenza coronavirus, che sta colpendo pesantemente il tessuto economico locale, in particolare il settore turismo.
Il tavolo di crisi dovrà valutare gli impatti economici e prevenire un eventuale stato di collasso dell’economia locale.
“La nostra città a vocazione turistica – sottolinea Barbanera – rischia di essere pesantemente colpita non solo nell’immediato, cosa che sta purtroppo già accadendo, ma anche nel lungo periodo. Fin da ora si registrano molte disdette da parte di turisti che rinunciano al soggiorno già programmato, ma anche i ristoranti stanno registrando un calo importante, per non parlare delle agenzie viaggio che sono pesantemente colpite dalle misure di prevenzione del coronavirus. Il tavolo dovrà essere composto e partecipato dalle associazioni di categoria e dall’assessore regionale al turismo, proprio per attuare in sinergia con la Regione misure e strumenti idonei a fronteggiare le ricadute economiche di questa emergenza sanitaria”.
Tommaso Barbanera sottolinea l’urgenza di agire: “Le istituzioni e le associazioni di categoria devono insieme ed in modo coeso sostenere le attività economiche. Il nostro impegno è quello di chiedere sgravi, esenzioni e blocco totale dei pagamenti di qualsiasi natura come mutui e finanziamenti, nonché i pagamenti alla pubblica amministrazione sia riferiti ai tributi che ai contributi previdenziali e assistenziali. Le ripercussioni negative per il tessuto economico, soprattutto quello commerciale e turistico, dovranno essere mitigate attraverso azioni a tutela delle imprese, pena il rischio di chiusura per tante attività”.
I commenti dei nostri lettori
Simpatia
4 anni fa
Ma se questa cittá non è neanche morta, ma in stato di decomposizione da anni oramai... Che c'entra il coronavirus? E in ogni caso come scrive il buon Erasmo, prendetevela con chi ha sparso il panico: governo, media, virologia del menga..
Ristoratore
4 anni fa
Bottegaio sará lei , trovi un po' di coraggio e scenda con noi nella mischia, ci sono tante belle attivitá ...in vendita...su dopo tanto aver preso dia un suo contributo all'economia , l'aspettiamo a braccia aperte...
rosso nera
4 anni fa
Arieccheli... i bottegai che piangono miseria: 0 casi a Spoleto, 0 casi in Umbria, 1 caso nelle due regioni più vicine (Marche e Lazio, entrambi trasferiti da fuori, quindi non epidemia alloctona) E i Veneti e i Lombardi che dovrebbero dire? E bbbasta
Erasmo
4 anni fa
Il conto chiedilo a Conte....
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