le interviste di Sol

Stefano Proietti: 'Basta chiacchiere. Lavoro e dignità per la nostra Spoleto'

 

Il candidato della Lega: 'Chiedo il voto degli spoletini per essere ancor più incisivo'

 

Stefano Proietti, perché con De Augustinis? "Ho scelto di sostenere Umberto De Augustinis, sotto l'effige della Lega, perché alla città occorre una guida politica forte di centrodestra. Il nostro candidato è credibile e molto stimato anche al di fuori del contesto locale".

La Sua esperienza politica è supportata da un'attività professionale che La mette in contatto con numerose problematiche locali. "Vero. Il mio lavoro di avvocato mi mette a contatto, tutti i


giorni, con i disagi della gente. La maggior parte di questi disagi proviene dal mondo del lavoro, e riguarda tanto le aziende quanto i dipendenti. Il meccanismo che innesta certi 'effetti domino', purtroppo, lo conosciamo tutti: si parte dai mancati pagamenti alle imprese, dunque dai crediti non incassati, che a loro volta si ripercuotono sugli stipendi e sulle tasse, determinando uno stato di sofferenza economica generale. Il conto di tutto ciò lo pagano le persone: lavoratori e imprenditori locali".

Cosa serve alla città per ripartite nell'immediato? "Molte cose, ma comincio da lavoro e dignità, cioè dignità e lavoro. Significa che il primo determina la seconda e viceversa. Senza lavoro una comunità perde ogni riferimento, mette a repentaglio le sue stesse origini. Allo stesso modo un tessuto sociale sano, con servizi efficienti e sostenuto da istituzioni che lavorano davvero, è in grado di produrre iniziative imprenditoriali valide e durature, con evidenti benefici per tutti. Per ripartire occorre un'azione sinergica tra istituzioni, sistema bancario e imprese. Dobbiamo riprenderci, con dei progetti, i nostri soldi che sono a Bruxelles, per finanziare le migliori idee imprenditoriali sul nostro territorio".

La maggioranza uscente ha cercato di gestire le numerose vertenze lavorative. "Sì, ma fino ad oggi abbiamo sentito più che altro tante chiacchiere, che non hanno portato a conclusioni significative. Anche per questo ho deciso di aderire a un progetto differente. L'ispirazione durante gli ultimi quattro anni non è arrivata, forse perché erano le idee a mancare. Il prossimo sarà il governo cittadino dei fatti".

Salvini è appena passato per Spoleto: come incideranno le vicende nazionali sull'attività della prossima amministrazione spoletina? "E' un punto interrogativo, non lo nego. Fino a qualche giorno fa avevamo delle certezze, che al momento non ci sono più. Ma il discorso vale per tutte le forze politiche. Ed è qui la vera forza della nostra coalizione: il candidato sindaco Umberto De Augustinis vanta relazioni istituzionali di altissimo livello. Ricordo infatti che ha servito lo Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sotto vari governi, sia tecnici sia politici di varia estrazione. E' conosciuto e rispettato in tutti i Ministeri, a prescindere dalla presenza e dall'identità del ministro di turno. Una prerogativa, questa, che appartiene soltanto al nostro candidato".

 

In conclusione, perché chiede il voto degli spoletini? "Per decidere insieme a loro. Chi mi conosce sa che negli ultimi quattro anni mi sono fatto portatore di tutte le istanze, di tutti i bisogni delle persone che me li hanno manifestati. Non parlo con la gente ogni cinque anni, ma tutti i giorni: il confronto è quotidiano. Solo così si cresce e si fa crescere un territorio. Chiedo agli spoletini di dare maggior forza alla mia azione: ho bisogno dei vostri voti per incidere di più in ogni contesto".

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